Dai ricordi del fotografo Augusto De Luca.
“Nella metà degli anni ’90 quando vivevo a Roma pubblicai il libro ‘Roma Nostra’. Questo volume ebbe un discreto successo tanto che dopo pochi mesi dalla sua uscita e dalla mostra di presentazione nel Museo di Roma al Palazzo Braschi, ci fu una riedizione più economica venduta addirittura nei chioschi dei giornalai. Per caso il libro fu visto dagli addetti alle immagini che illustravano le schede telefoniche Telecom. In quel periodo fioriva un collezionismo appassionato di cards per telefonare dai telefoni pubblici che erano in ogni strada. Telecom le pubblicava anche decorate con opere molto selezionate di importanti artisti e fotografi di tutto il mondo.
Fu allora che mi contattarono chiedendomi tre foto per altrettante schede su Napoli. Io ne fui lusingato e realizzai subito tre polaroid manipolate che risultarono però essere troppo particolari e innovative per il grande pubblico. La Telecom voleva delle foto più classiche, che fossero vicine a quelle che avevano visto nel mio libro realizzato su Roma. Allora mostrai loro queste tre immagini tratte da un’altra mia precedente pubblicazione: ‘Napoli Mia’. Piacquero subito e andarono velocemente in stampa. Prima dell’accordo però, come conditio sine qua non, volli che su ciascuna ci fosse stampato il mio nome. E così è stato.
Ricordo che molti collezionisti mi chiedevano di autografare le loro schede e quando andavo a qualche mostramercato organizzata da loro, tantissimi ragazzi e ragazzini si ammassavano tutt’intorno sgomitando per conoscermi e farsi firmare le loro reliquie telefoniche.
Quello fu un periodo molto intenso anche perché Telecom successivamente mi chiese di illustrare altre quattro schede con le foto di alcune capitali europee; ma questa è un’altra storia…
Le tre schede telefoniche il cui valore era ancora espresso in lire, furono emesse in occasione del Summit Internazionale della Comunicazione promosso dalla Telecom Italia nel 1997 ed erano ad elevata tiratura e commercializzate su tutto il territorio nazionale.
La scheda del leone di Piazza del Plebiscito era da lire 5.000 e aveva una tiratura di 5.000.000 di pezzi.
La scheda del Castel dell'Ovo era da lire 10.000 e aveva una tiratura di 1.500.000 pezzi.
La scheda del Maschio Angioino era da lire 15.000 e aveva una tiratura di 600.000 pezzi”.