La legge Zan, calendarizzata al Senato, è un piccolo antipasto di quello che ci attende nei prossimi mesi
Una bella e una brutta notizia, ha commentato il deputato dem Alessandro Zan, la calendarizzazione della legge contro l’omotransfobia, la misoginia e l’abilismo - che porta il suo nome ed è già stata approvata alla Camera - in Commissione giustizia al Senato, aggiungendo però che il senatore Ostellari (Lega) si è autonominato relatore per continuare con il suo ostruzionismo.
A confermare quanto dichiarato da Zan, questa è la dichiarazione - che di per sé è tutta un programma - del senatore Ostellari:
"Il voto sul calendario dei lavori ha certificato che, in commissione giustizia, la maggioranza è spaccata. Al successivo incardinamento del disegno di legge Zan, seguiranno le audizioni e il dibattito sulle proposte emendative. Il regolamento prevede che il relatore di ciascun disegno di legge sia il presidente della commissione, che ha la facoltà di delegare questa funzione ad altri commissari. Poiché sono stato confermato presidente, grazie al voto della maggioranza dei componenti della Commissione, per garantire chi è favorevole al ddl e chi non lo è, tratterrò questa delega".
In pratica, Ostellari annuncia di essere il relatore di una legge che non approva e che farà di tutto per non fare approvare, usando tutte le misure ostruzionistiche a sua disposizione.
Due le assurdità che emergono da questa notizia. La prima è rappresentata dal fatto che una parte politica voglia impedire che venga riconosciuto un reato della cui esistenza le cronache ci informano ogni giorno, riportando sempre nuovi episodi di violenza verbale e fisica.
La seconda è rappresentata dal fatto che la Lega è uno dei partiti che, insieme al Pd, formano l'attuale maggioranza. La considerazione è evidente e lecita: se delle forze politiche litigano adesso sulla possibilità o meno che sia consentito dare del "frocio" ad una persona - anche questo è uno dei "principali" temi di discussione del confronto tra destra e sinistra sulla legge Zan - come è possibile che tra qualche settimana possano trovare un'intesa quando ci saranno da scrivere i contenuti del PNRR in base ai quali dovranno essere spesi decine di miliardi di euro?