Testare l'interoperabilità dei sistemi di Comando e Controllo e le procedure d'impiego delle unità dei 2 Paesi impegnate (Italia e Spagna) in molteplici attività addestrative: questo è stato l'obiettivo principale dell'importante esercitazione "Toro 2019" che si è da poco conclusa.
Nell'area addestrativa di "San Gregorio"a Saragozza, circa 400 militari dell'Esercito Italiano, nello specifico militari della Brigata "Pinerolo" su base 82°Reggimento fanteria "Torino", rinforzato con unità del 21°Reggimento artiglieria "Trieste", specialisti dell'11° Reggimento genio guastatori e del 232° reggimento trasmissioni, hanno portato a termine con successo l'attività di addestramento al fianco dei colleghi della Brigata "Aragon I" dell'esercito Spagnolo.
Vari sono stati i sistemi d'arma italiani impiegati tra cui il VBM "Freccia" (in versione combat Spikee porta mortaio da 120 mm), VTLM 2Lince", VTMM "Orso", OBICI FH70, oltre ad assetti di Force Protection e Sorveglianza del campo di battaglia, impegnati in modo combinato con quelli in dotazione alle unità spagnole.
L'esercitazione è iniziata i primi giorni di novembre, sulla base di accordi bilaterali ed un'intensa attività di cooperazione e di amicizia tra i 2 Paesi, è terminata con una condotta continuativa a livello Brigata con l'impiego di una Task Force nazionale e relativo Posto di Comando che hanno operato in uno scenario di tipo "war fighting" a partiti contrapposti.
Le operazioni di re-deployement della "Toro 2019" verranno portate a termine i primi di dicembre quando ci sarà lo sbarco dei mezzi e dei materiali con il rientro dei militari in Italia.
È stata davvero un'esercitazione complessa che ha visto impegnati sul terreno circa 6000 militari della Divisione Castillejo e della Brigata "Aragon I" nonché 400 militari dell'Esercito Italiano che hanno operato in un clima di stretta collaborazione e grande sinergia evidenziando una consolidata affiliazione tra le due unità a livello Brigata.
La "Toro 2019" è stata un importante evento addestrativo, un'occasione unica per incrementare le capacità operative a livello internazionale.
Le tante attività svolte si sono dimostrate estremamente premianti sia in termini di motivazione che per l'accrescimento professionale del personale. In condizioni climatiche "avverse" come sono state definite dai militari spagnoli, anche con basse temperature, ancora una volta sono emerse le qualità, la competenza e la professionalità del Soldato Italiano.