I movimenti degli agricoltori continuano presidi e manifestazioni con lanci di agenzie in relazione a come, a livello nazionale, ognuno di loro ha deciso di voler far sentire la propria voce... che in alcuni casi potrebbe riflettere più gli interessi della maggioranza che quelli dei contadini.

Il movimento meno propenso a farsi sedurre dalle sirene meloniane appare quello dei Cra (Comitati Riuniti Agricoli) di Danilo Calvani: "Non andremo a Sanremo, ma la nostra musica si sentirà. Eccome se si sentirà. La mobilitazione continuerà accogliendo i mezzi agricoli nei luoghi individuati e comunicati ai referenti regionali. Coldiretti dopo aver difeso solo ed esclusivamente i propri interessi nelle sedi di Bruxelles ha messo ora in atto l’ennesima falsità in terra italiana spacciandosi come l’unico vero riferimento nella mobilitazione dei contadini. Stranamente, ma non tanto, nessuna bandiera o simbolo della Coldiretti è presente nei luoghi della protesta. In tutta Italia non sventola nessun vessillo di una Coldiretti che pure ha i forzieri stracolmi di soldi dove brillano i milioni di euro puntualmente elargiti dai vari Governi ai vertici della stessa. Ma la commedia continua e anche sul palco di Sanremo avrà i suoi malcelati rappresentanti ben accetti da Amadeus, devoto alle direttive governative".

E a proposito di governo, continuo la lotta a distanza tra FdI e Lega per intestarsi la protesta che, "pure loro", hanno contribuito a promuovere.

Queste le ultime esternazioni del povero Lollobrigida, ministro più della Coldiretti che dell'Agricoltura, il cui iperattivismo lo vede di ora in ora rilasciare dichiarazioni contro l'Europa e tutti i governi passati, responsabili a suo dire delle attuali rivendicazioni agricole, mentre lui e il suo partito... 

"I risultati che oggi iniziamo a intravedere sono frutto del lavoro svolto dall'Italia negli ultimi sedici mesi. Raddoppio delle risorse del Pnrr, più fondi per nuovi mezzi agricoli innovativi, opposizione a norme europee illogiche che mettono a forte rischio la Sovranità alimentare come il vincolo dell'autoconsumo o sussidi per il mantenimento di terreni improduttivi. Dove non c'è agricoltura si desertificano i territori dal punto di vista ambientale, sociale ed economico. Per questo, la difesa del comparto agricolo sarà sempre al centro della nostra della nostra azione politica"."La Cabina di regia dei controlli agroalimentari istituita a marzo 2023 presso il Masaf e che vede coinvolti Ispettorato della tutela della qualità e della repressione frodi (ICQRF), Carabinieri, Guardia di Finanza, Guardia Costiera, Agea e Agenzia delle dogane ha presentato oggi il piano per i controlli del 2024. Una svolta, un passo importante contro la concorrenza sleale, sia quella di chi non rispetta le leggi, sia quella derivante dalle importazioni da Paesi che non rispettano le nostre regole ambientali, del diritto dei lavoratori e, soprattutto, i nostri standard qualitativi".

Sul fronte opposto, sempre nella maggioranza di governo, il ministro delle Infrastrutture (ma che c'azzecca?), Matteo Salvini, gira in lungo e in largo per l'Italia per metter bandiere della Lega ai presidi sparsi per il Paese, complimentandosi con coloro che bloccano le strade (in passato, a chi faceva altrettanto ha auspicato la galera): 

"Questa sera a L’Aquila insieme al popolo dei trattori. Voglio ringraziare tutti gli agricoltori perché in queste settimane, con civiltà, stanno costringendo Bruxelles a importanti passi indietro, riportando al centro della politica europea il diritto al lavoro e il diritto alla salute. Gli italiani stanno capendo le ragioni di questa mobilitazione e come governo continueremo a fare tutto il possibile per sostenere il settore. La Lega è e sarà sempre al loro fianco: il cambiamento di questa Europa passa anche da qui".

Peccato per Salvini, però, le parole di Giorgetti che lo smentiscono:

"Fermi gli interventi già adottati e in precedenza ricordati, nonché tutte le altre misure agevolative vigenti per il comparto agricolo, è in corso di valutazione l'intervento in materia di esenzione dell'Irpef per gli imprenditori agricoli che necessitano di un effettivo sostegno, eventualmente prevedendo specifiche franchigie. Tale misura, quindi potrà essere, inserita nel primo veicolo normativo utile - che potrebbe essere anche il decreto legge Milleproroghe attualmente all'esame della Camera". 

Salvini, pertanto, non ha ricordato - ammesso che lo sappia - che quanto Giorgetti ha ripristinato e/o pensa di ripristinare a breve è ciò che il governo (esenzione Irpef) - di cui lui fa parte - aveva appena tolto in finanziaria a causa della carenza di coperture.

E Salvini sembra non ricordarsi neppure del detto popolare che descrive i contadini con "scarpe grosse e cervello fino". Non gli sarà facile fregarli.