Il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto legislativo che trasforma radicalmente l'accesso ai corsi di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina, Odontoiatria e Veterinaria. Dal 2025/2026, sparisce il tradizionale test d'ingresso nazionale, sostituito da un innovativo “semestre filtro”, segnando una svolta storica per l'università italiana. L'obiettivo? Rendere la selezione più equa, basata sul merito effettivo, e contrastare la carenza di medici nel Sistema Sanitario Nazionale (SSN).
Come Funziona il Nuovo Sistema
1. Accesso Libero al Primo Semestre:
Gli studenti potranno iscriversi senza superare alcun test iniziale al “semestre filtro”, dedicato a insegnamenti comuni nelle aree di biologia, chimica e fisica, con programmi coordinati a livello nazionale.
2. Doppia Iscrizione Gratuita:
Durante il semestre filtro, sarà possibile iscriversi contemporaneamente a un secondo corso biomedico, sanitario o affine (anche in un'altra università), senza costi aggiuntivi.
3. Selezione Posticipata:
Solo chi supera tutti gli esami del semestre e si colloca in posizione utile nella graduatoria nazionale di merito potrà accedere al secondo semestre dei corsi di Medicina, Odontoiatria o Veterinaria. La graduatoria, gestita dal Ministero, assegnerà le sedi in base alle preferenze espresse dagli studenti e ai posti disponibili.
4. Rete di Sicurezza:
Chi non supera la selezione potrà proseguire nel secondo corso scelto (anche in sovrannumero), con il riconoscimento dei crediti (CFU) già acquisiti, o optare per altri percorsi universitari.
La riforma, prevista dalla legge delega del 2025, mira a:
- Democratizzare l'accesso, eliminando barriere economiche legate ai costosi corsi di preparazione privati.
- Aumentare il numero di medici formati: si stima +30mila camici bianchi in 7 anni.
- Frenare l'emigrazione di studenti costretti a studiare all'estero a causa dei test “opachi”.
“Finalmente archiviamo i quiz d'ingresso, che hanno spento i sogni di troppi ragazzi e generato più ricorsi al TAR che formazione vera”, dichiara il Ministro dell'Università Anna Maria Bernini. “Con questa riforma, l'università apre le porte a chi vuole diventare medico, senza discriminazioni di reddito. Un investimento che rafforza il SSN e garantisce formazione d'eccellenza”.
Aspetti Tecnici e Transizione:
- Finanziamenti: Le università statali riceveranno fondi in base agli studenti immatricolati dal secondo semestre, evitando distorsioni legate a iscrizioni “temporanee”.
- Flessibilità: Gli studenti possono ripetere il semestre filtro fino a 3 volte. Le università dovranno organizzare didattica flessibile, con possibili attività integrative in caso di sovraffollamento.
- Esclusioni e Gradualità: Il sistema non si applica inizialmente agli atenei non statali e ai corsi in lingua inglese.
Con l'articolo 9 del decreto, viene abrogato il numero chiuso previsto dalla legge 264/1999. Il nuovo modello introduce uno “sbarramento progressivo”, spostando la selezione dopo un periodo di studio effettivo.
La riforma, a costo zero per lo Stato, rappresenta un tentativo di coniugare equità e qualità, rispondendo all'emergenza sanitaria. Restano da monitorare le sfide pratiche, come la gestione del possibile afflusso massiccio al semestre filtro e l'armonizzazione dei programmi tra atenei. Intanto, per migliaia di aspiranti medici, si apre una nuova era: non più un test a crocette a decidere il futuro, ma l'impegno sui libri.