I primi a giocare saranno, martedì 24 aprile, Bayern Monaco e Real Madrid. Il giorno dopo, a Liverpool, la Roma dovrà fare i conti con il Liverpool del suo ex, Mohamed Salah, in una sfida per nulla proibitiva. I match di ritorno, a date e campi invertiti, si giocheranno il 1 e 2 maggio.

Gli undici di Jurgen Klopp, in attacco, oltre all'egiziano, possono schierare altri due temibilissimi giocatori come Mané e Firmino, ma il resto della squadra, specialmente nel reparto arretrato come tradizione per le squadre britanniche, non è granché.

In Premier, il Liverpool è al terzo posto in compagnia degli Spurs, a 17 punti dal City, battuto però dallo stesso Liverpool nei quarti di Champions, sia nella gara di andata che in quella di ritorno.

Per la Roma, specialmente se riuscirà ad essere quella che all'Olimpico ha battuto il Barcellona, il match con il Liverpool è assolutamente alla sua portata: la velocità e l'affiatamento dei tre attaccanti inglesi (si fa per dire) sono più che controbilanciati dalla qualità di una difesa che in campionato, in alcune partite, ha dimostrato di essere addirittura imbarazzante.

Unico vero pericolo per la Roma saranno le ripartenze... un'abitudine in Premier e l'arma migliore, tra quelle a disposizione di Mohamed Salah. Va però ricordato che Dzeko, se supportato da due esterni d'attacco, potrà essere devastante.

Se la Roma sfrutterà questa incredibile occasione, sabato 26 maggio potrà disputare la finale allo Stadio Olimpico di Kiev contro Bayern o Real Madrid.

Quella attuale potrebbe essere la migliore stagione per la Roma di James Pallotta.