Nel pomeriggio del 25 ottobre, ai 182 padri sinodali presenti in Aula per la 15.ma Congregazione generale del Sinodo speciale dei Vescovi per la Regione Panamazzonica, è stato presentato il documento finale, frutto delle tre settimane di lavori, su cui nel pomeriggio di sabato erano chiamati ad esprimersi con dei voti dopo averne potuto rileggerne individualmente i contenuti.
Nella stessa occasione si è poi proceduto all'elezione a maggioranza assoluta dei 13 membri del Consiglio per l'attuazione dell'Assemblea speciale dell'Amazzonia (che avrà il compito di procedere all'attuazione delle indicazioni del Sinodo) che rappresentano i Paesi principali che costituiscono la Regione: 4 provengono dal Brasile, 2 dalla Bolivia, 2 dalla Colombia, 2 dal Perù, 1 dalle Antille, 1 dal Venezuela e 1 dall'Ecuador. Ai membri eletti nel pomeriggio se ne aggiungeranno poi altri tre, di nomina pontificia. Il Consiglio avrà il compito di procedere all'attuazione delle indicazioni del Sinodo.
Sabato, dopo l'approvazione del documento finale, Papa Francesco ne ha commentato a braccio i contenuti dichiarando che per comprendere la portata del Sinodo per l'Amazzonia bisogna considerare quattro dimensioni: culturale, ecologica, sociale e pastorale.
Della prima fa parte l'inculturazione, la valorizzazione della cultura che è il centro della tradizione della Chiesa.
Per spiegare la seconda, quella ecologica, Bergoglio si è richiamato al Patriarca Bartolomeo, "il primo ad aprire questo cammino per creare questa coscienza ecologica, una coscienza che progredisce e che denuncia la violazione compulsiva e la distruzione di cui l'Amazzonia è uno dei punti più importanti. È un simbolo. Ha a che fare con il futuro, con i giovani, con il movimento di Greta, che dicono: il futuro è nostro".
La dimensione sociale vede come punto centrale la violazione della persona, a tutti i livelli, e la distruzione culturale.
La quarta dimensione infine, che include tutto, è la dimensione pastorale, "l'annuncio del Vangelo che urge".
Tra le proposte espresse nel documento, quella di assumere nuove persone ed incrementare il lavoro della Commissione di studio per il diaconato femminile. "Bisogna riflettere su cosa significa il ruolo della donna nella Chiesa - ha detto il Papa. - Quando pensiamo al ruolo della donna nella Chiesa, pensiamo solo alla parte funzionale. Ma il suo compito va molto oltre la funzionalità".
Tra le indicazioni di Bergoglio per dare concretezza ad alcune delle proposte del documento, quella di aprire una sezione amazzonica nel Dicastero per la promozione dello Sviluppo umano, richiedere almeno un anno in terra di missione come requisito obbligatorio per i giovani candidati al sacerdozio e per coloro che poi vogliano svolgere il servizio diplomatico nella Santa Sede, mentre per il rito amazzonico, uno dei temi dibattuti al Sinodo, il Papa ha rimandato la questione alla competenza della Congregazione per il Culto Divino, ricordando che è in quel contesto che va inserita la proposta necessaria per l'inculturazione.
Per quanto riguardava la speranza che il documento potesse consentire ai preti sposati di poter riprendere la propria missione all'interno della Chiesa, la strada sembra ancora in salita, mentre invece è confermata l'apertura all'ordinazione di uomini sposati, che abbiano una certa età e una fede provata, che potranno celebrare Messa in quelle comunità dove c'è scarsità di sacerdoti e dove è difficile che un prete possa recarsi con regolarità.