Sono ormai lunghi mesi che siamo tutti impegnati, con grandi e piccoli sacrifici, nella battaglia contro il Covid-19.  La nostra comunità nazionale, pur tra mille difficoltà, è riuscita a mostrare un forte spirito di coesione e un grande senso di responsabilità. Sono convinto che continueremo a mostrare questa saldezza anche nelle prossime settimane, in occasione delle festività natalizie.
Dobbiamo continuare a impegnarci e a mantenerci vigili per contrastare il contagio e dobbiamo predisporci ad aderire coralmente alla campagna di vaccinazione. Sarà una mobilitazione che coinvolgerà tante piazze italiane, e che sarà identificata con il simbolo della primula. Il fiore, primo a sbocciare dopo il lungo inverno, accompagnerà simbolicamente tutte le fasi della campagna verso un ideale, graduale risveglio, della nostra vita sociale. Questa volta, la sua rinascita sarà anche la nostra.

Queste le parole del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, di alcune ore fa. Conte, però, in questo momento, non è alle prese solo con i problemi legati alla pandemia, alle riaperture, a come celebrare le prossime festività evitando il contagio, ecc.

Infatti, dopo il via libera al Recovery Fund, adesso è ufficialmente iniziata la "giostra" sui soldi che arriveranno all'Italia e su cui tutte le forze politiche vogliono mettere il proprio cappello per poi, in futuro, rivendicarne il merito in chiave elettorale... senza dimenticare, nell'immediato, la necessità di beneficiare potentati a cui poi chiedere posti e favori più o meno grandi.


Quindi, la maggioranza di Governo traballa, in parte per le spinte che provengono dal suo interno, in parte per quelle che provengono dall'esterno con i media dell'opposizione che diffondono scenari persino surreali come quello di Di Maio premier di un nuovo governo con la "benedizione" di Italia Viva

Ci sono persone che hanno persino preso sul serio una simile boutade, tanto che il diretto interessato (Di Maio) si è persino premurato di smentire.

Oggi alcuni giornali hanno diffuso falsità su di me che ho prontamente smentito. Ma come vedete le fake news non si fermano. Come quella sull’attivazione del Mes, che non c’è mai stata. Ormai è un tiro al bersaglio. Ma è un gioco che conosciamo bene.Nessun passo indietro e a testa alta continuiamo a lavorare per il Paese.  Tutte le più importanti leggi e provvedimenti dal 2018 portano la nostra firma: dal codice rosso allo spazzacorrotti, dal superbonus alle agevolazioni per assumere donne e giovani under 35, dal reddito di cittadinanza a Quota 100, dal taglio di 345 parlamentari alla difesa dell’ambiente e il patto per esportare più prodotti Made in Italy. Questo è il MoVimento 5 Stelle. Finché ci attaccano, vuol dire che è la strada giusta. 


Alla base della nuova instabilità c'è, per l'appunto, Italia Viva che giustifica così la sua posizione con le parole di Rosato

C'è una questione di merito molto grande che riguarda il come si spendono questi soldi, e se possono essere usati veramente per far ripartire il Paese. Non si tratta solo della cabina di regia, c'è grande opacità su scelte e riparto fatti: e va superata con un confronto serio con tutta la maggioranza.Il punto di caduta è fare gli interessi del Paese in modo leale e trasparente. Ci aspettiamo un lavoro condiviso sui progetti da finanziare, non possiamo buttare via i soldi.

I soldi, per l'appunto... come aveva già anticipato da Renzi nella sua ultima enews:

Sulla vicenda politica non ho nulla da aggiungere a questo discorso che ho fatto in Parlamento e sul quale in tanti mi state scrivendo. In queste ore montano le polemiche di chi dice che in piena pandemia non si può fare politica. Io ho un concetto diverso della parola politica. Se, davanti alla più grave crisi economica del dopoguerra, il Parlamento non può fare politica perché non può discutere di dove mettere i soldi dei nostri figli e il Governo deve farsi sostituire da una task force di trecento consulenti significa che c’è qualcosa che non va. La cosa incredibile di questa vicenda è che privatamente tutti ci danno ragione e poi in pubblico, in molti, prendono le distanze. Scriveva George Orwell: "Più una società si allontana dalla verità, più odierà quelli che la dicono". Noi di Italia Viva siamo affezionati a chi ha il coraggio di dire la verità, anche quando si va controcorrente. Se vi va di darci una mano qui c’è il link per iscriversi, qui per dare un contributo economico, qui per mandare un’idea. 


Il problema vero, però, è che un partito del 3%, quando fa politica, non può far valere il proprio peso elettorale come se questo equivalesse al 30%. Se lo fa, non sta facendo politica, ma sta facendo un ricatto. Ed un ricatto, anche se rivestito con l'attributo "politico", sempre ricatto rimane.

Ma è possibile che un partito del 3% possa tenere sotto scacco un Governo ed un Paese? In teoria no. E se questo accade, come ha spiegato Pier Luigi Bersani lo scorso giovedì a Piazza Pulita, è 

perché gli altri componenti della maggioranza non stringono i bulloni. E' questo che manca.

Il riferimento al Pd è evidente. E che in quel partito si guardi anche a soluzioni alternative a Conte sembra dimostrarlo anche questa intervista di domenica rilasciata al Corriere da Nicola Zingaretti:

Siamo stati determinanti nel dar vita al governo Conte. Non ci pentiamo affatto di questa scelta. I risultati sono stati di grande importanza per l’Italia: da un rinnovato rapporto con l’Europa, all’impegno sulla pandemia, a politiche più giuste per la crescita.Oggi siamo in una nuova fase: dall’emergenza occorre passare alla ricostruzione. Per fare questo serve un rilancio, una ripartenza. Per quanto riguarda il Pd: siamo contrari all’immobilismo e, nello stesso tempo, consideriamo una crisi al buio un’avventura pericolosa.Sul Recovery fund il ministro Enzo Amendola ha chiarito che in campo ci sarà una proposta del Consiglio dei ministri aperta ad un confronto ampio nel Parlamento, coinvolgendo le opposizioni, e nel Paese.Siamo di fronte a un impegno enorme per la modernizzazione del Paese, per il rilancio della produzione, per rafforzare l’agenda green, per la rivoluzione digitale, per creare lavoro e giustizia sociale.Mai, nel passato, un governo ha avuto a disposizione le ingenti risorse che arrivano dall’Europa grazie al nostro lavoro. Ecco perché ci vuole il massimo della corresponsabilizzazione e della collegialità.


La giostra ha iniziato a girare. Da vedere se, come e quando si fermerà. L'unica cosa chiara, comunque, è che in tutto questo gli interessi degli italiani sono all'ultimo posto.