Arriva, in prima tv esclusiva, giovedì 14 settembre, in prima serata, su Nove, “Essere Moana”, la docu-serie prodotta da Verve Media Company, per Warner Bros.Discovery, che racconta la vita di Moana Pozzi, un’icona di bellezza, sensualità e potere che ha accompagnato la storia italiana per più di dieci anni.
Chi è, veramente, Moana Pozzi, una donna diventata mito? Eros e Thanatos, nel suo destino, segnato da una morte sulla quale aleggia, ancora, il mistero: Moana è morta, davvero, o ha scelto di sparire, perché esausta di una vita vissuta, sempre, al limite?
Due puntate dedicate ad un personaggio, senza tempo, una pornostar che, da sogno erotico degli italiani, è arrivata a custodire segreti che sono stati svelati, solo dopo la sua scomparsa, incarnando il potere, in tutte le sue sfaccettature, un potere ampio, ottenuto attraverso la seduzione, ma anche grazie alla capacità di attivare e di curare un fitto intreccio di rapporti, con la politica, con lo spettacolo, con la cultura e con l’economia.
Una carrellata di testimonianze di colleghe e colleghi, ma anche attori, scrittori, giornalisti, critici cinematografici, sociologi, tra cui Antonio Di Ciesco, marito di Moana, Eva Henger, Rocco Siffredi, Vittorio Sgarbi, Fulvio Abbate, Antonio Dipollina e Anselma Dell’Olio, solo per citarne alcuni.
Un coro di voci, per raccontare i tanti volti di Moana, in un contesto storico, ben preciso, quello degli anni ‘80, l’era dell’edonismo più sfrenato e del lusso ostentato, che ha, totalmente, segnato un cambio di rotta nell’immagine della donna.
La docu-serie racconta tutte le fasi della vita di Moana, a partire dall’appartenenza borghese della sua famiglia, passando per gli esordi nel mondo dello spettacolo, fino al boom nell’industria del porno e alla morte, nel 1994, all’Ospedale Hotel de Dieu di Lione.
“Essere Moana” è una serie scritta da Marco Gregoretti, Marina Loi e Flavia Triggiani, per la regia di Alessandro Galluzzi, Flavia Triggiani e Marina Loi, ed è prodotta da Verve Media Company per Warner Bros.Discovery.