Giovedì, in una nota pubblicata tramite il suo canale ufficiale Telegram, Hamas ha dichiarato che si atterrà a qualsiasi decisione emessa dalla Corte internazionale di giustizia che chieda un cessate il fuoco a Gaza, dicendosi anche pronta a rilasciare tutti i prigionieri se Israele farà altrettanto con i palestinesi detenuti nelle proprie carceri militari
"Il nemico sionista deve porre fine al suo assedio di Gaza durato 18 anni e fornire tutti gli aiuti necessari per la ricostruzione e il soccorso alla popolazione", ha scritto Hamas a conclusione della dichiarazione.
Che cosa farà Israele? Netanyahu nel pomeriggio ha ricevuto un team di esperti legali per valutare le varie opzioni che si dovessero prospettare allo Stato ebraico in base alla sentenza.
Anche il portavoce del Dipartimento di Stato americano, Vedant Patel, non ha dato indizi su cosa farà o "dovrebbe" fare Israele in base al verdetto dell'Aia. Patel ha affermato che Israele dovrebbe rispettare il diritto internazionale umanitario, ma non ha detto però se debba rispettare o meno un'eventuale ordine che fermi la sua offensiva in corso a Gaza.
"Questo è un processo legale e non ho intenzione di ipotizzare o speculare su alcun tipo di risultato",
ha detto Patel ai giornalisti, ricordando poi la posizione dell'amministrazione Biden, secondo cui l'accusa di genocidio contro Israele sarebbe infondata.
Intanto, il numero delle vittime nella Striscia continua ad aumentare nell'ultimo bilancio fornito dal portavoce del Ministero della Sanità di Gaza, Ashraf al-Qudra: dal 7 ottobre sono stati uccisi 25.900 palestinesi e 64.110 sono rimasti feriti, con 200 mori e 370 feriti nelle ultime 24 ore.
Ashraf al-Qudra ha detto anche che a Gaza l'assistenza medica è limitata e gran parte di essa non soddisfa le esigenze del settore sanitario nel territorio:
"Chiediamo a tutte le parti internazionali di rivedere gli aiuti medici e di garantire che soddisfino i nostri bisogni dichiarati per le necessità per pronto soccorso, terapie intensive, sale operatorie... malattie croniche e altri materiali di prima necessità".
Ashraf al-Qudra ha anche chiesto di consentire a 7.000 pazienti di lasciare Gaza e ricevere le cure salva-vita di cui hanno bisogno.
Lo stesso ministero ha denunciato oggi un attacco israeliano sulla città di Gaza dove sono rimasti uccisi 20 palestinesi (i feriti sono 150), che erano in coda per ricevere aiuti alimentari. L'enensimo crimine di guerra su cui il morale esercito israeliano ha dichiarato di aver aperto un'inchiesta.
Mancano meno di 24 ore alla sentenza della Corte internazionale di giustizia.