Domenica sera 10 migranti sono sbarcati a Lampedusa, dopo che il loro "barchino" era approdato a Cala Galera.
Nella notte di lunedì altre 19 persone sono state intercettate da una motovedetta dei carabinieri a circa un miglio dalla costa.
Pertanto, solo nel giro di poche ore a Lampedusa sono arrivate 29 persone, nel silenzio più totale dei vicepremier del Governo, poiché non avrebbero potuto prendersela con altri se non con sé stessi.
Lo spiega, infatti, la ministra della Difesa Elisabetta Trenta in una intervista rilasciata al Corriere:
«Quanto che sta accadendo in questi giorni si sarebbe potuto evitare. Lo avevo detto a Matteo Salvini: senza la missione Sophia torneranno le Ong. Non ha voluto ascoltare e adesso si lamenta.È sorprendente che ora torni ad attaccare i militari dopo che siamo stati noi a chiedere al Viminale se volevano supporto per il trasbordo dei migranti a Malta, visto che nessuno veniva a prenderseli».
La ministra, inoltre, dopo aver fatto sapere che al suo ministero si stanno adesso pianificando misure speciali contro i trafficanti che operano nei pressi delle coste italiane, ha anche aggiunto di non aver dimenticato che il problema principale è la Libia:
«Indipendentemente dal caso migranti e delle ong, l’emergenza da affrontare è quanto sta accadendo in Libia, perché la situazione è peggiorata sensibilmente e ho dato mandato allo Stato Maggiore di pianificare vari scenari. Se la crisi dovesse degenerare, l'Italia non può farsi trovare impreparata».
Dichiarazioni quasi sorprendenti quella della Trenta, perché un ministro espressione di una delle forze di maggioranza, e non esclusivamente tecnico, invece di rilasciare dichiarazioni propagandistiche dice di essersi attivata per risolvere di fatto un problema. Quasi un miracolo.
Con i frequenti e numerosi sbarchi avvenuti a Lampedusa negli ultimi giorni, l'hotspot dell'isola, che è in grado di ospitare circa un centinaio di persone, adesso ne sta ospitando praticamente il doppio.
Così il sindaco di Lampedusa Totò Martello ha commentato quanto sta accadendo:
«Il Comune non ha alcuna competenza in merito, sono altre le istituzioni che devono far sì che i migranti, una volta giunti sull’isola, restino nell’hotspot non oltre il tempo previsto, che è di 24-48 ore, e quindi vengano trasferiti in strutture adeguate.Invece cosa succede? Si continua a ripetere che il porto di Lampedusa è chiuso quando invece gli sbarchi non si sono mai fermati: la maggior parte dei migranti raggiunge l’isola a bordo di piccole imbarcazioni che approdano lontano dalle telecamere, mentre si gioca una battaglia politica senza scrupoli sulla pelle delle persone che sono a bordo di navi delle Ong».
Nel frattempo, la nave Alan Kurdi della Ong Sea Eye, dopo aver affidato a Malta i 65 migranti a bordo, ha comunicato di aver di nuovo fatto rotta verso la SAR libica.