Oggi entra in vigore la cosiddetta "legge Brambilla" a tutela degli animali. Il provvedimento inasprisce le pene per chi commetta violenze, o maltrattamenti sugli animali oppure li abbandoni a loro stessi. Le sanzioni pecuniarie possono arrivare fino a 60.000 euro, con la possibilità di finire in carcere per un massimo di 4 anni.

Contemporaneamente, lo stesso governo supportato dalla stessa Brambilla, ha blindato un disegno di legge del già mitico ministro Lollobrigida (quello che ha allertato gli italiani sul rischio di morte collegato al bere troppa acqua!), che offre la quasi totale libertà di caccia ovunque e in ogni momento alla quasi totalità degli animali, esclusi "forse" queli domestici. A rischio decine di specie, alcune già in via di estinzione. 

Perché farlo presente? Per dimostrare l'irrazionalità e la mancanza di strategia che anima la maggioranza (post) fascista che governa l'Italia.

La stessa irrazionalità che ha portato la (post) camerata Giorgia Meloni ad impegnare il nostro Paese per oltre 450 miliardi di spesa in armamenti da raggiungere entro il 2035, iniziando a spendere fin dal prossimo anno almeno 40 miliardi. 

Nonostante l'Italia abbia un debito pubblico in costante ascesa (anche grazie a lei, visto che governa ormai da quasi tre anni), Giorgia Meloni ha dichiarato di voler destinare parte della spesa pubblica acquistando armi, per poi precisare che non toglierà un euro al welfare. Possibile?

Già adesso, senza l' "ordine esecutivo" ricevuto da Trump, la serva Meloni ha aumentato le tasse e diminuito le pensioni (visto che 1 euro al mese di aumento per i pensionati è ampiamente mangiato dall'inflazione)... per non parlare di sanità, scuola e lavoro! 

E perché no? Parliamo anche di lavoro... dove pure gli stessi (post) fascisti - a denti stretti - ogni tanto ammettono che vi è un problema salari. Nonostante ciò continuano a dire no a qualsiasi iniziativa da parte delle opposizioni per aumentarli... senza poi proporre una loro proposta in tal senso.

La Germania ha deciso che il salario minimo salirà a 14,60 euro. La Spagna l'ha aumentato del 50 per cento. In Europa ci sono ventidue Stati su ventisette che hanno una legislazione per riconoscere ai lavoratori un salario orario minimo.

Nonostante ciò, Giorgia Meloni continua a voler far rimanere povere, anche se lavorano, 4 milioni di persone impedendo alla sua maggioranza di discutere e approvare una legge di civiltà come quella sul salario minimo.

La premier guerrafondaia promette che non taglierà il welfare dovendo già dal prossimo anno iniziare a spendere 40 miliardi di euro in più (che non ha), oltre al fatto che già adesso si oppone affinché in Parlamento si votino leggi che migliorino le condizioni di vita delle persone.

Un governo e una maggioranza che agiscono in base agli esempi sopra citati, contraddicendosi così smaccatamente significa che non hanno una strategia e neppure una visione di Paese, se si esclude quella di comandare, minacciando la galera a chiunque cerchi democraticamente di impedirglielo.

Di cos'altro hanno bisogno gli italiani, seppur imbevuti di propaganda, per ribellarsi a questi saltafossi (post) fascisti senz'arte né parte?