"Non sarà certo qualche polemica forzata e strumentale a scalfire il nostro rapporto. Con Matteo Salvini abbiamo affrontato tante battaglie insieme e continueremo a lavorare fianco a fianco, con lealtà e determinazione, per il bene dell'Italia.La stima nei suoi confronti è nei fatti: oltre a essere Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, è anche Vicepremier del nostro Governo. Un ruolo centrale per portare avanti le riforme e i progetti che servono alla Nazione.Noi andiamo avanti, compatti, come sempre".
Queste le parole diffuse ieri via social dalla (post) camerata premier, Giorgia Meloni, che evidentemente dopo attentissima riflessione ha deciso, oppure è stata consigliata in tal senso, che non poteva far finta di nulla e non commentare quanto detto da lei e dai suoi (post) camerati su Matteo Salvini, nella chat i cui contenuti sono stati pubblicati da Giacomo Salvini nel libro Fratelli di Chat.
"Il libro, pubblicato dalla PaperFIRST (Fatto Quotidiano), è una ricostruzione top secret e inedita sul partito della fiamma riuscito a issarsi sulla bandiera più alta, quella di Palazzo Chigi. La storia mai raccontata del partito di Giorgia Meloni attraverso le chat dei parlamentari, ministri e dirigenti di Fratelli d'Italia. Dalla guerra a Matteo Salvini al parricidio nei confronti di Silvio Berlusconi, fino ai litigi tra compagni di partito a colpi di insulti, tradimenti e “infami” che passano le notizie ai giornali. Ma anche i retroscena inediti sulla caduta di Mario Draghi e la formazione del governo di destra nel 2022, le giravolte sulla guerra in Ucraina e il rapporto con Ursula von Der Leyen e con gli Stati Uniti di Donald Trump".
Ma come definivano Salvini i (post) camerati di Giorgia Meloni? Così:
"Porello, poveretto, un bambino viziato e disadattato, cialtrone, ministro bimbominkia colpisce ancora..."
E invece che cosa diceva di Matteo Salvini Giorgia Meloni? Questo:
"Sulla cosa delle accise Salvini dovrebbe andare a nascondersi. La Lega è un partito che non mantiene la parola data. Hai voglia a fare il partito di destra se non hai onore" [invece lei..., ndr].
e questo...
"Ah sì il blocco della linea. Ma sono molto soddisfatta invece. Pensavo saremmo tornati al dorso di mulo e invece ci sono ancora treni dopo due anni".
È palese che uno come Matteo Salvini, che su tali commenti non ha detto una parola pretendendo perlomeno scuse pubbliche da Meloni e dai suoi sottoposti, dimostri di essere un politico senza orgoglio e senza dignità.
Facendo finta di nulla su una "polemica" che non è affatto "forzata e strumentale" dimostra non tanto di voler "portare avanti le riforme e i progetti che servono alla Nazione", quanto di essere attaccatissimo alla poltrona (qualunque sia), terrorizzato di perdere anche quel minimo di potere (sarebbe assurdo parlare di credibilità) che ancora ha all'interno della Lega.
In pratica... un caso umano.