La maternità surrogata deve diventare reato universale, mentre il reato di tortura deve essere abolito
Il furore ideologico dei post-fascisti, dopo un primo periodo in cui hanno disperatamente tentato di nascondere alla meno peggio quel che sono nella realtà, adesso sta - neanche tanto gradualmente - uscendo dai confini di una mascherata rispettabilità istituzionale entro i quali la premier Meloni aveva disperatamente cercato di limitarlo.
Lo dimostra la legge con cui Fratelli d'Italia (con FdI che può esser letto anche come acronimo di Fascisti d'Italia) vuol far diventare la maternità surrogata, già punita dal codice penale del nostro Paese, un reato "universale", applicando le pene previste anche nel caso in cui sia commesso all'estero.
La proposta di legge presentata è molto "spartana" e nella sua semplicità non spiega, da un punto di vista giuridico anche in relazione alle norme europee, come sia possibile commettere un reato nel compiere un atto considerato assolutamente legale in un Paese membro dell'Unione, oltretutto tanto grave da venire poi arrestati al ritorno in Italia. I post-fascisti, al momento, non l'hanno spiegato, nonostante non sembri essere un problema del tutto secondario.
Ci sarebbe anche una questione a monte su cui i post-fascisti del "dio, patria e famiglia" e delle radici cristiane dell'Europa dovrebbero fornire un qualche chiarimento in relaziona al perché siano così contrari alla maternità surrogata.
Infatti, il primo esempio di maternità surrogata è riportato nei vangeli, con la maternità di Maria che accetta di portare avanti una gravidanza surrogata addirittura per conto di Dio. È vero che poi il bimbo partorito lo ha tenuto e non ceduto a terzi... ma la situazione è borderline, visto che Dio non lo poteva riprendere se non dopo 33 anni. Pertanto, non si capisce perché i cristianissimi post-fascisti adesso siano contrari alla maternità surrogata.
Non soddisfatti di aver proposto una legge tanto assurda, ecco che subito i post-fascisti l'hanno accompagnata da un'altra proposta di legge con cui stavolta vogliono abrogare il reato di tortura.
Presentata alla Commissione Giustizia della Camera, la nuova legge intende abrogare "l'incertezza applicativa" delle norme introdotte nel 2017 che "potrebbe comportare la pericolosa attrazione nella nuova fattispecie penale di tutte le condotte dei soggetti preposti all'applicazione della legge, in particolare del personale delle Forze di polizia che per l'esercizio delle proprie funzioni è autorizzato a ricorrere legittimamente anche a mezzi di coazione fisica".
In pratica, i post-fascisti voglio abrogare i recenti articoli 613-bis e 613-ter per consentire alle forze dell'ordine di poter menare un presunto "cattivo" senza limiti, in base alle valutazioni del momento.
"Ad esempio - come "intelligentemente" fanno presente i deputati di FdI - gli appartenenti alla polizia penitenziaria rischierebbero quotidianamente denunce per tale reato a causa delle condizioni di invivibilità delle carceri e della mancanza di spazi detentivi, con conseguenze penali molto gravi e totalmente sproporzionate. Il rischio di subire denunce e processi strumentali potrebbe, inoltre, disincentivare e demotivare l'azione delle Forze dell'ordine, privando i soggetti preposti all'applicazione della legge dello slancio necessario per portare avanti al meglio il loro lavoro, con conseguente arretramento dell'attività di prevenzione e repressione dei reati e uno scoraggiamento generalizzato dell'iniziativa delle Forze dell'ordine".
Secondo i firmatari che sono, oltre a Imma Vietri anche Amich, Cangiano, Cerreto, Chiesa, Ciaburro, Iaia, La Porta, Longi, Maiorano, Michelotti e Tremaglia, le attuali pene previste per il reato sono anche "chiaramente sproporzionate rispetto ai reati che puniscono nel codice tali condotte (percosse, lesioni, minaccia, eccetera) e non giustificate dall'andamento della situazione criminale in Italia".
Ma infatti... i casi Cucchi e Aldrovandi sono il chiaro esempio che non esiste una situazione criminale in Italia che giustifichi il reato di tortura, come anche più di recente dimostrato da quanto accaduto in alcune carceri italiane durante la pandemia dove i detenuti sono stati malmenati con spedizioni punitive organizzate e preparate in precedenza.
Ma in fondo, questa che governa è gente che continua a ripetere che Mussolini ha fatto anche cose buone, per cui se promuovono leggi di questo tipo, che c'è da stupirsi?