“Dimmi cos’è”, il nuovo singolo di Giulio D’angelo, in arte Gangel, è un prodotto di un’intensità che, con un ossimoro, potremmo considerare sopraffina. 

Il testo, frutto di una difficile esperienza autobiografica, nasce da una situazione in cui, a seguito di un attacco di panico, il nostro Gangel ha vissuto quello che potremmo definire uno “smarrimento percettivo”. Ma proprio in quell’istante, in cui la realtà sembrava perdere i propri confini definiti, l’autore, da vero artista qual è, ha trovato nella scrittura e nella composizione il suo guizzo ispiratore. Del resto, come sosteneva Virginia Woolf, “Non c’è una barriera, una serratura, un bullone che puoi imporre alla libertà della mia mente.”   

“Dimmi cos’è” di Gangel - Lo smarrimento che diventa emozione | RECENSIONE

Parlando della musica, Gangel ci regala un arrangiamento piuttosto sobrio, ma al contempo carico di un’intensità emotiva notevole, col pianoforte come strumento dominante: perfettamente in grado di farci entrare con empatia, a piccoli passi, nell’esperienza personale narrata. Abbiamo quindi un suono che, come sosteneva Franz Liszt, “deve essere come un cuore aperto che parla ad un altro cuore”: ed è proprio così che le note penetrano dentro di noi. 

Alla luce di tutto ciò, si può dire che questo lavoro conferma la carica emotiva e comunicativa di un progetto - quello di Gangel - che farà sempre più strada. 

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