È  partito il 1° dicembre 2015 e durerà un anno, il primo film sperimentale diretto da Paolo Boriani, una risposta al mondo di internet e alla sua generazione di Millenials.

Il 1° dicembre 2015 è nato #35TheMovie, un progetto sperimentale che si delinea come una vera e propria novità nell’ambito del cinema sperimentale.

Il suo regista, Paolo Boriani, è famoso per le atmosfere visionarie, artistiche e

profondamente filosofiche che caratterizzano i suoi film, ma anche per le intrinseche connessioni con il mondo dell’arte contemporanea e l’attualità che sa creare nelle sue inquadrature.

E #35TheMovie non è da meno. Anzi, è molto di più.

Per Paolo Boriani è una sfida con sé stesso e con la propria macchina da ripresa. Per 365 giorni, infatti, a partire da quel 1° dicembre 2015, sino al 1° dicembre 2016, Boriani girerà un'unica inquadratura della durata massima di 35 secondi.

Una serie brevissima di immagini scelte nel flusso della vita che gli scorre accanto, lo attraversa e lo vede partecipe. Tra gli attori di questo flusso, ci sono anche nomi come Roberto Saviano, Mimmo Borrelli e l'artista Arianna Carossa. 

 

Osservatore non osservato, ogni giorno #35TheMovie ci racconterà un pezzo “casuale” della vita del suo regista, della sua contemporaneità e della vita, così tanto discussa, della nostra società.

Una scelta dettata da una esigenza: quella di riflettere sull’importanza che il nostro mondo dà alle immagini, dove “Il pensiero è stato sostituito dalla meccanica del cliccare.

L'imperativo categorico è il cliccare. Ma alla superficie di Facebook, di Instagram, di Twitter, io ho scelto la durezza e la profondità di un'unica inquadratura.”

 

Oggi #35TheMovie è una serie di video ed una pagina Facebook dove il regista riporta periodicamente il suo scrutare nella vita e nella società e dove i suoi follower, con un voyeurismo latente, attendono di vedere sin dove l’occhio della camera si può spingere.