Come riportano le agenzie - sul sito del ministero - ancora non è presente alcuna nota - il ministro dell'Interno Salvini ha scritto al premier Conte e al ministro degli Esteri Moavero sul caso Sea-Watch 3. Il contenuto della lettera è riassumibile nei seguenti punti: i porti italiani sono chiusi (ai naufraghi tratti in salvo dalle Ong), i naufraghi a bordo della Sea-Watch 3 devono essere presi in carico dall'Olanda.

Così, l'Agenzia Ansa riporta il contenuto della lettera di Matteo Salvini:

"A fronte della presenza della nave Sea Watch 3 al largo delle nostre coste e della possibile evoluzione della situazione a bordo ritengo necessario che la perdurante efficacia del provvedimento di divieto di ingresso, transito e sosta della nave nel mare territoriale nazionale sia accompagnata da un'energica nuova iniziativa di sensibilizzazione nei confronti dell'autorità dei Paesi Bassi, quale stato di bandiera.

Olanda a cui spetta un responsabile esercizio dei propri poteri sovrani sulla nave e sulle persone a bordo, nonché sulla conseguente esigenza di porre in essere, prontamente ed efficacemente, ogni azione necessaria, anche sotto il profilo dell'ordine pubblico, affinché sia assicurato il rispetto integrale del complessivo quadro normativo.

Sea Watch ha tenuto fin dall'inizio della vicenda una condotta la cui gravità è resa palese dall'aver rifiutato il Pos [porto sicuro, ndr] offerto dalle competenti autorità libiche e di continuare a stazionare davanti a Lampedusa pur avendo richiesto sin dall'inizio un porto di sbarco anche al proprio paese di bandiera che avrebbe potuto raggiungere con una navigazione di durati inferiore.

Pertanto, non appare potersi legittimamente consentire ad alcuno di decidere autonomamente, al di fuori dell'esistente quadro giuridico, dove e come condurre cittadini di paesi terzi".


Da giorni, Salvini dichiara che la Ong avrebbe messo in pericolo la vita dei naufraghi (!) per non averli riportati in un Paese in guerra [la Libia!, ndr] oppure in Tunisia che già aveva rifiutato l'attracco ad una nave commerciale con 18 migranti salvati in mare, mentre avrebbe commesso un reato recandosi presso il porto sicuro più vicino dal punto in cui è stato effettuato il salvataggio, cioè quello di Lampedusa.

Invece, secondo Salvini che afferma di tenere alla sicurezza a bordo dei migranti, il porto sicuro che la Sea-Watch 3 dovrebbe richiedere è in Olanda a oltre 2.500 miglia dal punto in cui adesso si trova.

Dove stiano coerenza e logica tra quanto dichiarato dal ministro dell'Interno con la realtà dei fatti è difficile capirlo, anche senza neppure tirare in ballo il rispetto del diritto internazionale e quanto in esso dichiarato in relazione al soccorso in mare.

Inoltre, tutto quanto dichiarato da Salvini appare ancor più paradossale in relazione al fatto che in queste ore si cercano alcune imbarcazioni disperse nel Mediterraneo meridionale. Imbarcazioni che ospitano dei migranti del cui destino Salvini non si preoccupa, anche se dice di essere preoccupato della sorte di quelli a bordo della Sea Watch, ma che se venissero se venissero trovati e soccorsi da una Ong, allora quello sarebbe un crimine.

Esiste una logica in tutto questo?