"Non mi interessa l’appartenenza politica di Majorino. Quello che mi importa è che ha fatto un’alleanza con chi non vuole i termovalorizzatori. Allora ai lombardi dico: guardate come sono stati gestiti i rifiuti a Roma dai 5S. La Lombardia merita sicuramente di meglio".

Così Carlo Calenda durante il suo intervento all’evento di apertura della campagna elettorale del cosiddetto Terzo Polo per promuovere la candidatura di Lezia Moratti alla presidenza della regione Lombardia.

Questi, secondo Calenda, sono il meglio su cui la Lombardia dovrebbe contare...

A sinistra, invece, l'altra candidatura che sfiderà quella del leghista Fontana, che si ripresenta per un secondo mandato, è quella di Pierfrancesco Majorino, Pd che in Lombardia si è di nuovo alleato con il Movimento 5 Stelle:

"Sono pronto a lavorare ad un programma condiviso con il Movimento 5 Stelle", ha dichiarato Majorino. "La sfida in Lombardia è assolutamente aperta e possiamo vincere. La coalizione che stiamo costruendo è forte e si sta arricchendo di numerose esperienze del mondo civico. Sono pronto a presentare presto un programma che accolga il contributo delle forze di centrosinistra elaborato nei mesi scorsi, il punto di vista dei sindaci lombardi con cui sto dialogando spesso in questi giorni e i punti condivisi al tavolo di confronto, assai proficuo, tenutosi tra le forze di centrosinistra e il Movimento 5 stelle.Un programma che sulle principali questioni legate al welfare, allo sviluppo, alle politiche attive del lavoro, alla tutela dell'ambiente e del patrimonio agricolo nel tempo della crisi climatica, alla cultura delle pari opportunità, della trasparenza e della legalità e a tanto altro rappresenti una svolta radicale. Una svolta che questa regione aspetta da 28 anni. Per questo vado e andiamo avanti con grande determinazione. Sono convinto del fatto che la Lombardia abbia bisogno di un nuovo futuro e rilancio la sfida a tutte le forze che hanno fatto parte dell'opposizione a Fontana: facciamo vincere il cambiamento".

Interrogati sul da farsi, il 16 dicembre gli iscritti lombardi al movimento pentastellato che hanno votato online si  sono espressi per presentarsi alle prossime elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale della Lombardia  in coalizione con forze politiche di centro-sinistra e altre forze civiche con 3078 voti a favore e 1788 contrari.


Nella stessa occasione, si vota anche nel Lazio, ma in questo caso, non ci sarà un'alleanza tra 5 Stelle e Pd, il cui candidato alla presidenza della Regione Lazio, Alessio D'Amato, non è gradito a Giuseppe Conte. Il motivo? Secondo la Corte dei conti D'Amato deve restituire alla regione quasi 300mila euro, per un danno erariale accertato, sostiene il presidente del Movimento.

D'Amato ha definito le affermazioni di Conte una caduta di stile, ricordando che la vicenda va avanti da almeno un decennio e che contro la sentenza che o condanna lui ha comunque presentato appello, sostenendo che è necessario attendere il giudizio definitivo della magistratura.

Sì, però... se adesso comunque ti pesa sulla testa una prima sentenza che dice che devi restituire al Lazio 300mila euro ti sembra normale candidarti alla presidenza della regione Lazio? 

Per D'Amato è normale e dovuto... per Conte, per fortuna, no.

Nonostante le batoste elettorali finora ricevute, il Partito Democratico non ha ancora compreso ciò che è opportuno e ciò che non lo è.