"In data 31 maggio 2018 il Santo Padre ha nominato S.E. Mons. Henryk Hoser, S.A.C., Arcivescovo-Vescovo emerito di Warszawa-Praga (Polonia), Visitatore Apostolico a carattere speciale per la parrocchia di Medjugorje, a tempo indeterminato e ad nutum Sanctae Sedis.
Si tratta di un incarico esclusivamente pastorale, in continuità con la missione di Inviato Speciale della Santa Sede per la parrocchia di Medjugorje, affidata a Mons. Hoser l’11 febbraio 2017 e da lui conclusa nei mesi scorsi.
La missione del Visitatore Apostolico ha la finalità di assicurare un accompagnamento stabile e continuo della comunità parrocchiale di Medjugorje e dei fedeli che vi si recano in pellegrinaggio, le cui esigenze richiedono una peculiare attenzione."
Quello sopra riportato è il testo del comunicato reso noto oggi dalla Sala stampa del Vaticano in cui si annuncia il ritorno a Medjugorje di Henryk Hoser, che rimarrà nella località dell'Erzegovina fino a discrezione della Santa Sede (ad nutum Sanctae Sedis).
Dal marzo del 2015, quando Bergoglio dichiarò che la Madonna non è un capufficio della Posta, pare che il giudizio su Medjugorje da parte di papa Francesco sia mutato, dando più importanza all'affluenza dei pellegrini e dei visitatori, ed alle supposte conversioni di quest'ultimi, rispetto alle apparizioni e ai messaggi "mensili" riportati dai "veggenti".
L'incarico affidato a Mons. Henryk Hoser, in base alle dichiarazioni ufficiali, pare in continuità con il precedente e pare confermare, da parte del Vaticano, di non avere alcun interesse ad investigare sull'origine divina delle apparizioni.