Sull'aereo militare russo abbattuto in Siria all'inizio della settimana, la Russia ha modificato la propria posizione. Dopo le dichiarazioni di fuoco immediatamente successive a quanto era accaduto, Putin era poi intervenuto catalogando l'abbattimento dell'Ilyushin 20 e la morte dei 15 militari a bordo come tragica fatalità.
Domenica, invece, il ministero della Difesa russo, riproponendo alla stampa la ricostruzione dei fatti, ha di nuovo accusato Israele di aver abbattuto deliberatamente l'aereo militare russo, informando volutamente Mosca del piano di attacco su Laodicea solo nel momento in cui veniva lanciato, impedendo così all'Ilyushin di potersi allontanare in un'area sicura.
L'aereo russo è stato abbattuto dalla contraerea siriana, ma secondo la Russia i caccia di Tel Aviv si sono fatti scudo dell'Ilyushin proprio per portare l'attacco e ripararsi dal fuoco di sbarramento.
Israele, giovedì scorso, aveva inviato una propria delegazione a Mosca guidata dal comandante dell'aeronautica, il generale Amikam Norkin, per spiegare alla sua controparte russa, il generale Andrey Yudin, la versione di Tel Aviv, fornendo anche dettagli operativi e di intelligence relativi alla presenza dell'Iran in Siria, al trasferimento di armi a Hezbollah e alle informazioni che l'IDF possedeva sui depositi di Laodicea che sono stati fatti oggetto dell'attacco portato da Israele.
Nel frattempo, secondo un quotidiano libanese, la Russia intenderebbe continuare la chiusura dello spazio aereo sopra le acque territoriali della Siria anche dopo la fine delle attuali esercitazioni militari la cui conclusione è prevista per il 26 settembre.
E quanto accaduto in Siria può non essere scollegato all'attentato che nel sud-ovest dell'Iran ha causato numerosi morti durante una parata militare un paio di giorni fa.
L'ayatollah Ali Khamenei, leader supremo dell'Iran, ha dichiarato sabato che i responsabili dell'attacco sono da ricercarsi tra gli alleati degli Stati Uniti nella regione, con lo scopo di creare disordine e insicurezza nel Paese.
Khamenei non ha fatto alcun nome, ma gli alleati degli Stati Uniti in medioriente sono Iran, Israele e gli Stati della penisola arabica.