"Medici, infermieri e professionisti sanitari dei Pronto Soccorso affrontano quotidianamente l'emergenza e lavorano sovente in condizioni di stress. Per questo ho proposto che dal prossimo anno venga aggiunta alle loro retribuzioni un'indennità accessoria. Servirà a rendere più forte la prima linea del nostro Servizio Sanitario Nazionale a cui dobbiamo tutti dire Grazie".

Quanto ieri dichiarato su Facebook dal ministro della Salute Roberto Speranza, è stato accolto con favore dall'Ordine dei medici, in base a quanto dichiarato dal presidente della Fnomceo, Filippo Anelli:

"Bene il ministro della Salute Roberto Speranza: l'indennità accessoria per i medici del Pronto soccorso va nella direzione da noi auspicata, ovvero rendere attrattivo il sistema pubblico, ma ora bisogna eliminare il tetto di spesa sul personale e investire anche sui medici del territorio, sia sul versante dell'emergenza-urgenza che delle cure primarie. L'intervento del ministro, che ha proposto un'indennità accessoria per i medici e gli infermieri dei pronto soccorso, va nella direzione auspicata dalla Fnomceo: quella di rendere attrattivo il nostro Servizio Sanitario pubblico, arginando l'emorragia di professionisti specializzati proprio da questi presidi così cruciali. È sacrosanto valorizzare l'operato e la professionalità di questi colleghi, non solo migliorandone le condizioni di lavoro, ma anche con incentivi economici. I ritmi insostenibili, l'altissimo livello di stress psicofisico, l'elevato rischio di aggressioni, il proliferare di denunce e citazioni in giudizio demotivano i medici che lavorano nei Pronto soccorso, spingendoli a trasferirsi in altri reparti o a migrare verso il privato. Solo la scorsa settimana sono state due le aggressioni in un Pronto soccorso, mentre è di questa mattina la violenza perpetrata a Pozzuoli, dove il parente di una paziente ha cercato di strangolare un medico".

Sempre su Facebook, oggi il ministro Speranza ha fatto sapere di aver firmato il decreto che istituisce la “Rete italiana screening polmonare”:

"Mettiamo in collegamento e finanziamo 18 centri d’eccellenza per un programma di prevenzione e monitoraggio del tumore al polmone. Oltre a esami avanzati per le persone più a rischio è previsto un programma dedicato per l’abbandono del fumo. Le evidenze scientifiche ci dicono che la diagnosi precoce e la prevenzione riducono la mortalità. Stiamo investendo per rafforzare il Servizio Sanitario Nazionale, per portarlo più vicino ai cittadini e migliorare la qualità della vita di tutti".