È del regista russo Evgeny Afineevsky, il documentario su Papa Francesco presentato mercoledì al Festival del Cinema di Roma, in cui si parla del suo magistero attraverso una serie di interviste sui temi principali affrontati nel corso del pontificato.

Nel docufilm sono contenute le interviste allo stesso Pontefice, a Benedetto XVI, ai familiari del Papa, al cardinale Luis Antonio Tagle, prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei popoli, a monsignor Charles Scicluna, segretario aggiunto della Congregazione per la Dottrina della Fede, a suor Norma Pimentel, impegnata con i migranti al confine tra Stati Uniti e Messico, e all’amico di sempre di Papa Francesco, il rabbino Abraham Skorka.

Giovedì, il documentario sarà insignito in Vaticano del Premio Kinéo, arrivato alla sua 18.a edizione e assegnato a chi promuove temi sociali e umanitari.

Quali sono i temi trattati dal Papa nel film? Pandemia, razzismo, abusi sessuali, la guerra in Siria, la guerra in Ucraina, la persecuzione dei Rohingya... Il Papa, si legge nel comunicato di presentazione del film, risponde alle domande "con saggezza e generosità" condividendo "esempi commoventi delle sue lezioni di vita", rilanciando ideali che "ci possono aiutare a costruire un ponte verso un futuro migliore e crescere come comunità globale".


Ma la dichiarazione rilasciata dal Papa nel film, quella che più farà rumore, è relativa alle coppie omosessuali. Papa Francesco ha detto che alle coppie dello stesso sesso dovrebbe essere consentito di potersi unire tramite "unioni civili".

"Le persone omosessuali hanno il diritto di essere una famiglia", ha detto nel film... "Sono figli di Dio e hanno diritto a una famiglia. Nessuno dovrebbe essere escluso o essere reso infelice per questo".

"Dobbiamo avere una legge che riconosca le unioni civili. In questo modo anche le coppie dello stesso sesso saranno tutelate legalmente".

Oltre ai commenti sulle unioni civili, nel docufilm il Papa incoraggia anche due uomini gay a frequentare la chiesa con i loro tre figli.