Sono stati seimila i poliziotti schierati questo sabato nelle vie del centro di Parigi, tra cui quelli appartenenti al BRAV (Brigades de Répression de l’Action Violente), unità di intervento rapido per sedare i disordini, a cui è concesso far ricorso all'utilizzo di armi di offesa più "incisive" rispetto a lacrimogeni e granate stordenti.

Inoltre, Macron ha fatto ricorso anche all'Opération Sentinelle, che prevede un dispiegamento multiforze per proteggere e contrastare luoghi ritenuti sensibili da attacchi terroristici.

L'inasprimento dell'attività di contrasto ad eventuali violenze, già annunciata in settimana dal presidente francese, ha probabilmente scoraggiato i gilet gialli a mettere in atto questo sabato le violenze registrate una settimana fa, quando negozi, bar, ristoranti e palazzi furono distrutti o dati alle fiamme.

La partecipazione dei gilet gialli alle manifestazioni odierne si è ridotta rispetto alla scorsa settimana. Il ministero dell'Interno, in una nota pubblicata a metà pomeriggio, ha fatto sapere che in tutta la Francia i dimostranti erano stati 8.300, contro i 14.500 registrati alla stessa ora il 16 marzo. 3.100 quelli che erano presenti a Parigi rispetto ai 10mila di sabato scorso.

Alcuni scontri sono scoppiati a Nizza, Lione, Montpellier e Tolosa, così come anche a Parigi, ma si è trattato solo di piccole schermaglie... nulla di paragonabile a quanto avvenuto la corsa settimana.