Economia

Un giorno forse non troppo lontano qualcuno potrebbe capire di avere sbagliato molte cose! Ora basta...

I recenti problemi economici  degli Italiani sono tutti derivati ovviamente da una serie di fattori. Alcuni di questi sono dei veri e propri imprevisti.

Eravamo già da qualche anno in crisi per la mancanza di lavoro per i giovani e per la grave mancanza di progetti che potessero aprire ai giovani il mondo del lavoro.

Esisteva ed esiste una crisi di natalità in Italia e le coppie non solo giungono al matrimonio in età superiore ai 30 anni, ma spesso rinunciano ai figli o al massimo possono metterne al mondo uno o due.

Nel mondo si era fatta avanti una certa falsa sensazione di onnipotenza. Eravamo proiettati nello spazio, guardavamo a Marte.

Gli imprenditori follemente credevano che l’economia fosse strettamente legata alla globalizzazione, al cemento, ai viaggi, agli spostamenti e alle grandi opere.

Moltissime opere sono state progettate e pensate con la testa di anni fa, senza pensare che qualcosa potesse accadere e che la curva dei profitti potesse scendere precipitosamente.

Oggi è bastato un piccolo virus ad Rna, un mostriciattolo non vivente , a mettere in crisi un economia mondiale e a mettere in luce quanto siamo piccoli verso un piccolissimo!

Oggi l’esperienza della pandemia dovrebbe fare riflettere tutti sugli errori  commessi  e  fare pensare che questo e purtroppo anche qualche altro virus o altro, potrebbero ancora metterci in  seria difficoltà.

La guerra in piena pandemia, forse anch’essa non era stata prevista .

Oggi stiamo osservando un crollo nel numero delle famiglie, la loro povertà aumentare,  osserviamo l'impossibilità delle famiglie italiane di pagare le bollette.

A breve si porrà il problema tra  il pagare le bollette di luce e gas e quelle del pane e della pasta per sopravvivere... credo non bisogna esser maghi per capire la scelta. 

La gente, se non si corre  ai  ripari si riverserà in piazza, altro che politica, destra sinistra o centrodestra o centrosinistra.

Tra l’altro abbiamo sulla testa un’altra grave emergenza, i cambiamenti climatici con i disastri e le problematiche correlate sulla salute .

La terra non avrà più a breve la possibilità di riparare i danni dell’uomo.

Abbiamo pensato spesso a grandi opere  e appalti, dimenticando  di mettere in sicurezza i ponti, i viadotti, le montagne, le spiagge, i fiumi, i torrenti i paesi interi. Un terremoto oggi ci metterebbe in ginocchio definitivamente.  

Che senso ha oggi pensare di fare ad esempio un ponte sullo stretto, un aeroporto a Salerno, ampliare quello di Firenze, costruire un acciaieria, quando abbiamo da risolvere i problemi piccoli della gente. Molti non hanno i soldi per mangiare e anche uno stipendi di 1000-1500 euro oggi rappresentano il nulla .

Troppo facile sedersi a Roma con 15.000 euro al mese, bisogna invece  pensare con la testa di chi al mattino non può comprare il latte per i figli...  con la testa dell'invalido... del padre di famiglia che ha perso il lavoro. 

Che senso ha pensare di portare nel Cilento un turismo con un aeroporto  quando franano le strade al primo acquazzone e non esiste ancora un ospedale che possa servire il territorio?

Sono esempi personali di fatti che in Campania ho seguit , ma in tutta Italia si possono fare esempi simili. Queste sono la paglia delle rivoluzioni...

Quante strade, ponti e altro dobbiamo riparare o costruire, quanti fiumi dobbiamo pulire per evitare allagamenti?

Spero che il nuovo governo non sia incapace di comprendere le priorità e come ho sempre detto "comprenda e ristabilisca i livelli... le competenze per risolvere i problemi".

Opere, come ad esempio l’aeroporto che si vorrebbe costruire a Pontecagnano, rappresentano non solo una follia, ma anche un oltraggio al territorio, un inutile consumo di territorio, un improponibile spesa aumentata a dismisura per gli anni perduti  in cause varie e impensabile per il lievitare delle spese, per i costi e benefici. I soldi vanno dirottati verso la gente e le cose serie e prioritarie per continuare a vivere.

Bisogna costruire per vivere e non per distruggere salute, territorio e agricoltura. 

Ma davvero si pensa che con questa crisi la gente si riprenda con un aeroporto ? Ma chi giova davvero un pensiero simile? 

Ma spostiamoci in Puglia, con l’eterno problema dell’Ilva, delle emissioni e della salute umana. Possibile che in tanti anni non si sia riusciti a partorire un’idea per risolvere il problema?

Possibile che si debba pensare a cattedrali nel deserto? Insomma, questa economia la vogliamo ripensare oppure no?

Questo green che poi non è una bestemmia se realizzato con criterio vogliamo farlo? Vogliamo dare sì o no il nostro contributo al mondo?

Io credo che molti non si sono neppure resi ancora conto che  bisogna cambiare rotta…  credo però che lo stesso voto politico che ha decimato il Movimento 5 stelle e il Pd sia stato esplicito. Non vorrei che il passo successivo fosse la rivoluzione.

Tra l’altro la scienza sta ben avvertendo il mondo che le cose in questo modo non vanno bene.

Cosa penso realmente a 67 anni?

Penso che una lezione il mondo, i politici e chi gestisce il potere in genere la meritino e in parte già la stiano ricevendo. Non so se arriverà, come e quando il resto, ma di certo, vedendo sempre lontano,  sono fermamente convinto che qualcuno un giorno potrebbe davvero pentirsi di avere sbagliato e tanto.  



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fai.informazione.it/FCC6041C-0F73-4556-A1D3-2E9F693E0F80/Gli-scienziati-stanno-cercando-in-tutti-i-modi-di-fermare-l-imbecillita-umana-di-un-progresso-sbagliato

Autore Vincenzo Petrosino
Categoria Economia
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