È stato presentato il 28 giugno 2022, nella Sala Regia in Vaticano, il Logo del Giubileo 2025. Alla presenza del sindaco di Roma Roberto Gualtieri e del Governatore della Regione Lazio Zingaretti, il Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin ha aperto l’evento porgendo i saluti ai rappresentanti del Governo Italiano. Successivamente Monsignor Fisichella è intervenuto sottolineando che italiana la celebrazione di un Giubileo ordinario prevede una preparazione che richiede anni per l’impegno che un simile evento comporta.
Nel momento in cui il Papa aprirà la Porta santa di san Pietro dando ufficialmente inizio al Giubileo, e successivamente le Porte delle altre basiliche papali, i pellegrini saranno immessi in un’esperienza spirituale attesa da tanto tempo e saranno desiderosi di viverla in maniera coerente con il significato che il Giubileo possiede. In questi anni di preparazione è necessario fornire le Chiese particolari sparse nel mondo di strumenti in grado di favorire la pastorale per esprimere al meglio lo slancio dinamico necessario perché il Giubileo possa essere un vero evento ecclesiale in grado di sostenere la fede ed essere prodromo per l’evangelizzazione.
La Sala Regia, dove si è tenuto l’incontro per la presentazione del Logo è del 1573 e fu utilizzata per la preparazione del Giubileo del 1575. Il Giubileo del 1575 fu indetto da Papa Gregorio XIII, il quale bandì fin dal 10 Maggio 1574 il nuovo Anno Santo con la bolla Dominus ac Redemptor noster Iesus, dedicandosi con la massima diligenza a prepararne l’apertura e il regolare svolgimento. Il Giubileo fu effettuato in un periodo di purificazione, dopo il grave scisma luterano.
Il Papa animò il Clero di più seri e spirituali propositi e convennero a Roma i migliori predicatori. Furono stampate guide alla città, di carattere turistico e spirituale. Si sistemarono le principali strade, piazze e ponti. La città intera fu ampliata e restaurata. L’organizzazione fu imponente e la folla strabocchevole.
Accorsero in massa da tutta Italia le confraternite e, grazie a queste, i pellegrini furono alloggiati e assistiti con molto riguardo e suddivisi per appartenenza linguistica.Tra i pellegrini vanno ricordati il cardinale san Carlo Borromeo, san Felice da Cantalice, san Gaetano da Thiene e il poeta Torquato Tasso che vi allude nella Gerusalemme Liberata. Si tratta di un auspicio affinché Rona, che sta vivendo un lungo periodo di degrado, possa risplendere ancora.
Infine è intervenuto Giacomo Travisani ideatore del logo che ha detto: «Ho cercato di trovare una soluzione grafica intuitiva, simpatica ma nello steso tempo pratica e dinamica. L’idea del Logo è quella di creare una sintesi della “storia dei protagonisti” (c’è unprima e un dopo) secondo il loro obiettivo.
La scelta cromatica è dettata dal significato che ho voluto interpretare attraverso i personaggi: il rosso è l’amore, l’azione e la condivisione; il Giallo/Arancio è il colore del calore umano; il Verde evoca la pace e l’equilibrio; l’Azzurro/Blu è il colore della sicurezza e della protezione. Infine il Nero/Grigio della Croce/Ancora, che rappresenta l’autorevolezza e l’aspetto interiore.
Una “luce” nella quale è persino possibile nascondersi. Le sfumature richiamano eventi gioiosi e solenni, soddisfano pienamente la visione ed il suo concetto, semplice ed efficace nello stesso tempo, rende il logo facile da familiarizzare. È di facile utilizzo per ogni supporto digitale e di stampa perché creato con la tecnica vettoriale, in grado di essere utilizzato in svariate dimensioni e supporti in base alle necessità».
Le foto sono copyright 2022 by CarloMarino #carlomarinoeuropeannewsagency