Era stata prospettata come quanto mai incerta la decisione della Commissione Bilancio del Senato in relazione all'approvazione del testo della nuova legge fiscale voluta da Trump che approderà in Aula il prossimo giovedì, dopo esser già stata approvata dall'altra Camera del Congresso.

I 23 voti dei senatori che costituiscono la Commissione hanno rispettato la ripartizione dei seggi con i repubblicani che hanno espresso 12 voti a favore, mentre sono stati 11 i voti dei democratici. Il testo, nonstante, i dubbi che lo avevano accompagnato approderà al Senato per l'approvazione definitiva tramite una maggioranza semplice. I senatori repubblicani nell'Aula sono 52 contro i 48 dei demoicratici.

I dubbi in Commissione erano stati espressi soprattutto dal senatore Bob Corker che pretendeva degli automatismi che potessero controllare il debito pubblico nel caso potesse aumentare fuori misura sew la riforma non funzionasse come previsto. In aula dovrebbe arrivare la correzione richiesta ed il suo voto sarebbe così assicurato.

Rimangono dubbi sulla senatrice repubblicana Susan Collins, che già aveva osteggiato la riforma sanitaria di Trump, che chiede ulteriori sgravi che, al momento, favoriscono in massima parte grandi aziende e persone che posseggono patrimoni enormi che potranno pagare tasse molto più basse, oltre ad avere ulteriori esenzioni fiscali.

A questo punto, a meno di sorprese dell'ultim'ora, la riforma fiscale di Trump entrerà in vigore.