Esteri

La NATO vuole sviluppare uno scudo comune per difendere l'Europa da attacchi aerei

 
Giovedì 13 ottobre i ministri della Difesa di 14 Paesi della NATO [*] e quello della Finlandia hanno sottoscritto a Bruxelles una lettera d'intenti per sviluppare uno scudo comune che preservi l'Europa da attacchi aerei.

Suggerita dalla Germania, l'iniziativa mira a creare un sistema europeo di difesa aerea e missilistica attraverso l'acquisizione comune di apparecchiature di difesa aerea e missili da parte delle varie nazioni europee. Ciò rafforzerà la difesa aerea e missilistica integrata della NATO.

"Questo impegno è ancora più cruciale oggi, poiché assistiamo agli attacchi missilistici spietati e indiscriminati della Russia in Ucraina, che uccidono civili e distruggono infrastrutture critiche. In questo contesto, accolgo con favore la leadership tedesca nel lancio dell'iniziativa European Sky Shield", ha affermato il vicesegretario generale della NATO Mircea Geoana, che poi ha aggiunto: "Le nuove risorse, completamente interoperabili e perfettamente integrate nella difesa aerea e missilistica della NATO, migliorerebbero significativamente la nostra capacità di difendere l'Alleanza da tutte le minacce aeree e missilistiche".

L'iniziativa consentirà a tutte le nazioni partecipanti di sviluppare congiuntamente un sistema di difesa aerea utilizzando soluzioni interoperabili pronte all'uso. Questo approccio multinazionale e diversificato offre alle nazioni un modo flessibile e scalabile per rafforzare le loro capacità di deterrenza e di difesa in modo efficiente ed economico.


Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso odierno all'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa ha dichiarato che il suo Paese sta combattendo un grande Stato che ha una grande quantità di equipaggiamento e missili. A tale scopo ha ringraziato i paesi occidentali che (ieri) hanno confermato l'invio di sistemi di difesa da attacchi aerei, aggiungendo che su tale aspetto si aspettava un forte impegno anche da Francia e Italia. 

Ieri, però, il presidente francese Emmanuel Macron aveva dichiarato che la Francia avrebbe fornito all'Ucraina sistemi di difesa aerea, inclusi radar e missili, nelle prossime settimane. L'Italia, invece, non potrà farlo se non dopo che il nuovo governo sarà entrato in carica.




[*] I 14 alleati della NATO includevano: Belgio, Bulgaria, Cechia, Estonia, Germania, Ungheria, Lettonia, Lituania, Paesi Bassi, Norvegia, Slovacchia, Slovenia, Romania, Regno Unito.

Autore Federico Mattei
Categoria Esteri
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