Ho ascoltato l’intervento di Beppe Grillo durante la manifestazione contro la precarietà dopo aver letto gli attacchi delle firme in auge della stampa nazionale che all’unisono hanno definito la battuta sulle “brigate di cittadinanza” una istigazione al terrorismo omettendo il resto del contenuto di sana critica ad esempio contro lo strapotere dello smartphone che sta avvelenando la vita delle persone distruggendo la socialità e l’aderenza alla realtà e su altri punti di criticità della società italiana.
Grillo, da comico che è, riferendosi al povero anziano che era stato multato per aver richiuso a sue spese delle buche su di una strada pubblica (un verbale di 850 euro per un pensionato è una catastrofe) aveva enfatizzato comicamente sull’accaduto. Decontestualizzando la battuta dal vergognoso episodio accaduto ad un cittadino di buona volontà, i soliti pennivendoli hanno trasformato il senso del concetto in una apologia di reato.
Molte testate nazionali hanno attaccato Grillo dimostrando una mancanza di serietà professionale e l’uso strumentale della loro posizione nell’ambito dell’informazione che ha disonorato tutti coloro che hanno svolto con rettitudine il proprio lavoro talvolta pagando con la propria vita e coloro che continuano a svolgere questa attività con correttezza e onorando la verità difendono la democrazia.
L’originale e graffiante foto del cittadino con il passamontagna nero e il cartello di “brigata di cittadinanza” e “pronto intervento” rimane una intelligente e pacifica manifestazione di solidarietà verso la civiltà lesa
L’intervento di Grillo che diceva di andare a sistemare le aiuole e pulire i giardini (chiaramente pubblici) di nascosto e poi fuggire si riferiva chiaramente al povero pensionato multato per il suo atto di civiltà.
A me Grillo non è piaciuto quando si è riferito all’ex premier Conte tacciandolo di immobilismo e di “buona educazione” visto che la triade al governa si vota tutto quello che vuole perché ha la maggioranza; il garante poteva non rispondere alle telefonate di Draghi.
Nei lunghi anni che hanno preceduto l’ascesa del M5S al governo come mai il garante non si è mai accorto degli opportunisti che facevano numero nei vari meetup (copiati ai repubblicani americani per raccogliere voti). A Bracciano dove vivo il gruppo locale era capeggiato dai “figli e parenti stretti” dei vecchi che il Movimento voleva combattere, alle elezioni comunali con le classiche liste civiche hanno restaurato un’amministrazione AN e FI, un vero successo per il peggio del peggio ben radicato in loco.
Il radicamento sul territorio va molto ben selezionato altrimenti finisce tutto nel nulla: i cittadini comuni accettando la logica e il ricatto del posto di lavoro tramite favoreggiamento o la possibilità di aprire un’attività commerciale o artigianale condizionata al benestare delle mafie politiche locali (destra o sinistra non c’è distinzione) soffocano le speranze e le progettualità di coloro che non accettano tale servile condizione e vogliono misurarsi lealmente con il mercato.
Sono questi spiriti liberi adatti per sviluppare e rafforzare un buon movimento politico, che ripudia il sistema partitocratico e l'ideologia confindustriale che sta mandando sotto i ponti milioni di cittadini. Durante la sua performance Grillo ha dichiarato che aveva un mare di problemi legali dovuti ad ex aderenti al movimento che lo hanno denunciato e pretendono risarcimenti: questo è un altro effetto di una cattiva scelta e dei metodi criminali che il sistema partitocratico-economico usa per annientare un personaggio scomodo. Stanno usando i cavalli di Troia per madare a pezzi una struttura socio-politica che se ben intesa dai cittadini potrebbe divenire una forza dirompente per gli equilibri consolidati da settant'anni di malgoverno sotto la supervisione della NATO e sorretto dal voto cattolico.
Quanta gente è stata rovinata utilizzando la concorrenza sleale? Un esempio per tutti: per occupare tutta l’offerta commerciale i dirigenti della grande distribuzione sin dagli anni ’80 davano disposizioni di aprire vicino ai piccoli alimentari a conduzione familiare dei supermercati killer che offrivano prodotti a prezzi troppo bassi per reggere la concorrenza: con questo sistema hanno mandato in fallimento milioni di attività e di famiglie. Questi sono metodi criminali che stanno costringendo milioni di cittadini ad andare a acquistare alimenti privi di qualità nei discount compromettendo con il tempo la stabilità della loro salute e facendo arricchire gli speculatori: basta fare la spesa in un supermercato per renderci conto in che mani siamo finiti. Quante vite sono state travolte sotto gli occhi di tutti e nessuno ha fatto nulla per evitare una simile catastrofe! Con Grillo stanno usando lo stesso metodo. Che Dio ci scampi dall’indifferenza!
Gli astenuti rimangono in silenzio perché hanno paura che entrando in collisione con il sistema possano perdere le loro sicurezze (anche se precarie). Chi non ha soggiaciuto a quelle inaccettabili ed infami condizioni ha fatto una fine tragica perché non è stato protetto e sorretto dalla collettività e dalle istituzioni, questo lo posso dire per esperienza personale.
Se la gente si fermasse a riflettere per un attimo dopo aver spento il cellulare e provasse a leggere un paio di pubblicazioni di Adriano Olivetti sull’imprenditoria etica e su una politica senza partiti troverebbe spunti per ritornare a contare nella vita pubblica ed economica con benefici notevoli anche per la sua vita sociale e personale.
Abbiamo il diritto di fare le nostre scelte liberamente, di vedere premiate le nostre buone iniziative, di manifestare liberamente le nostre opinioni, di vivere in pace, di lasciare alle generazioni future un mondo vivibile nel quale realizzare le loro giuste aspirazioni. Questo non è solo un diritto ma è anche un dovere che spetta a ciascuno di noi. Iniziamo con il servire la verità e avremo giustizia e soprattutto non sacrifichiamo tutto ciò che vi è di più sacro all’egoismo di pochi.
Lunedì è arrivata la nuova replica (ironica) di Grillo...