«Oggi in Italia superiamo il 70 per cento di persone vaccinabili che hanno avuto almeno la prima dose. È un risultato molto incoraggiante. Dobbiamo continuare su questa strada perché i vaccini sono lo strumento migliore per aprire una stagione diversa. Grazie a tutta la squadra che lavora ogni giorno a questo obiettivo in ogni angolo del Paese».

Questo è quanto dichiarato martedì dal ministro della Salute Roberto Speranza sul proprio profilo social.

Si avvicinano pertanto ai 38 milioni le persone vaccinate con almeno una dose, mentre superano i 35 milioni, oltre il 65% della popolazione over 12, quelle che finora hanno effettuato il ciclo completo con la somministrazione di due dosi di vaccino.

Pertanto, rimangono ancora circa 16 milioni di persone da vaccinare.

Anche per questo, probabilmente, dal 16 agosto tutti i ragazzi tra i 12 e i 18 anni potranno farlo senza prenotazione, in base a quanto annunciato dal Commissario per l'Emergenza Francesco Figliuolo in una lettera alle Regioni.

Nel frattempo in un’intervista al Messaggero, Franco Locatelli, coordinatore del Comitato tecnico scientifico, anticipa che  per novembre si attende l'autorizzazione all'uso dei vaccini anti-Covid Pfizer e Moderna, anche per la fascia di età sotto i 12 anni.

«In Italia, da inizio pandemia – ha detto Locatelli – sono morti 28 pazienti di età pediatrica. E di questi 13 avevano meno di 10 anni. Così distribuiti: 4 sotto i 3 anni, 4 dai 3 ai 5 anni, 5 dai 6 ai 10 anni Inoltre, vaccinando i bambini eviteremo focolai anche nelle scuole elementari e dunque il ricorso alla didattica a distanza. Limiteremo la circolazione del virus e la possibilità che contagino genitori e nonni. Sia la società pediatrica italiana, sia quella americana sono favorevoli alla vaccinazione dei bambini».