Microsoft ha riconosciuto che le attuali modalità con le quali viene proposto all'utente di aggiornare il suo sistema operativo a Windows 10 possono effettivamente confondere ed ha annunciato che saranno modificate.

La decisione è stata presa dopo che una signora di Seattle ha vinto una causa da 10 mila dollari intentata proprio alla Microsoft per i danni che le erano stati causati dall'installazione del nuovo sistema operativo, avvenuta senza un suo esplicito consenso.

Nel tentativo di diffondere in modo più capillare l'utilizzo di Windows 10, negli ultimi mesi Microsoft ha modificato il modo in cui viene chiesto agli utenti se intendono effettuare l'aggiornamento.

Infatti, all'update a Windows 10 è stato assegnato lo stato di raccomandato, che solitamente viene riservato agli aggiornamenti importanti per motivi di sicurezza. Pertanto, quando di fronte alla finestra in cui viene richiesto il consenso per l'update, l'utente la chiude con un click sulla "X" in alto a destra, come si fa abitualmente, intendendo declinare l'offerta, il processo di aggiornamento non viene cancellato ma automaticamente messo in coda per essere effettuato in un momento successivo.

 

 

Da questa settimana le cose cambieranno, come ha promesso Terry Myerson, vice presidente del Gruppo Windows e Devices, che ha assicurato che la pressione del mouse sulla X equivarrà ad un rifiuto da parte dell'utente, cui la richiesta verrà riproposta dopo alcuni giorni.

Myerson ha comunque insistito sull'opportunità di effettuare l'aggiornamento gratuito a Windows 10 entro la data di scadenza dell'offerta, prevista per il 29 luglio prossimo.

Microsoft spinge perché un sempre maggior numero di utenti passi al nuovo sistema operativo, che attualmente risulta installato su 300 apparecchiature, sia per le maggiori funzionalità che per ragioni di sicurezza.

Tuttavia, sono in molti gli utenti ancora riluttanti ad adottarlo per timore di un hardware non adeguato e di una non sufficiente tutela della privacy.