La Juventus ha celebrato l'anniversario dei 100 anni da quando gli Agnelli sono diventati i "padroni" della società. Era il 24 luglio 1923 quando Edoardo Agnelli ne divenne presidente. "Dopo di lui Gianni l'Avvocato, Umberto il Dottore e, infine, Andrea", di cui però il club bianconero si è dimenticato di riportarne l'appellativo. Un caso o forse era inopportuno renderlo noto?
Dopo le vicissitudini societarie degli ultimi mesi, un presidente oggi Agnelli non c'è, ma a tenere i fili della società per conto della famiglia, seppure da esterno, c'è John Elkann, che è a capo della cassaforte Exor, che detiene anche le quote di maggioranza della Juventus.
Ecco come Elkann ha spiegato l'apporto del club al calcio italiano:
"La Juve è stata storicamente l'ossatura del calcio italiano, ne è parte integrante. Ha dato la struttura alle nazionali che hanno vinto i titoli mondiali. E sul piano economico, con le operazioni di mercato, ha speso mezzo miliardo di euro negli ultimi anni per acquistare giocatori in Italia, contribuendo in modo significativo a sostenere i bilanci delle squadre di serie A e serie minori".
Uno che fa affermazioni simili è evidente che dovrebbe prima consultarsi con un consulente nel settore delle comunicazioni, dando per scontato che sia nel pieno delle sue facoltà mentali... anche se, qualche dubbio, uno potrebbe anche porselo dopo aver letto simili dichiarazioni.
La precedente affermazione significa voler far credere che la Juventus abbia fatto l'elemosima alle altre squadre di Serie A e/o di serie inferiori.
La realtà, però, è piuttosto diversa. Si possono citare i casi Chiesa e Vlahovic, giocatori che la Fiorentina non aveva alcuna intenzione di cedere... tantomeno alla Juventus. Guarda un po' il caso, però, quei due volevano proprio andare lì perché sapevano quanto avrebbero guadagnato... in più. Per non perderli a parametro zero, il club gigliato si è visto costretto ad assecondare le loro volontà (ben orchestrate dalla Juventus).
Il "giovane" Elkann cerca di far credere che la Juventus abbia fatto l'elemosina ai club italiani che, con il cappello in mano, a turno si presentavano a Torino, gementi e piangenti, pregando che acquistasse i loro calciatori.
Le cose stanno molto diversamente. L'avere strapagato tizio, caio o sempronio per soffiarli agli altri club è stata un'operazione, spesso, di rapina (sportiva) per tentare di indebolirli e metterli in difficoltà, non certo per garantirne la sopravvivenza. Se tali operazioni hanno poi generato buchi di bilancio di centinaia di milioni non bisogna dire che questo sia accaduto perché la Juventus ha voluto sostenere il calcio italiano, quanto perché Andrea Agnelli ha gestito male le finanze del club.
Il giovane Elkann è pregato di raccontare le favole ai suoi bimbi, se sono ancora in età, mentre quando rilascia dichiarazioni alla stampa, se ne è in grado, cerchi di dire cose serie o, perlomeno, un minimo credibili.
Crediti immagine: comunicato stampa Juventus