L'Italia vota a destra... o perlomeno quelli che ancora vanno a votare. Comunque, tanti o pochi che siano gli elettori, chi in una elezione prende più voti ha il diritto di governare.
Naturalmente, in casi simili, anche la propaganda pretende il suo contributo e chi vince si lascia andare a considerazione trionfalistiche e in alcuni casi persino di scherno nei confronti degli avversari... ci sta.
Quindi se la premier che guida l'attuale maggioranza dichiara che dopo le ultime amministrative "il centrodestra conferma il suo consenso tra gli italiani, il suo radicamento e la sua forza", ha assolutamente tutti i motivi per farlo.
Poi, però, uno accende la tv e vede Report, la trasmissione su Rai 3 di Sigfrido Ranucci...
Ecco che cosa chi ha ricordato/portato a conoscenza la puntata di lunedì in rapporto al centrodestra che governa l'Italia.
Che secondo Salvatore Baiardo, lo stesso che avrebbe contribuito indirettamente alla chiusura anticipata della trasmissione di Giletti su La7 Non è l'Arena, il padre dei Graviano avrebbe investito nelle attività di Berlusconi (Forza Italia) 500 miliardi di lire e che il figlio attualmente al 41bis non parlerebbe delle relazioni tra Berlusconi e mafia solo per proteggere i frutti di quell'investimento. Che ciò sia vero o che sia una millanteria lo dovrà decidere la magistratura. Quindi, non ci resta che attenderne gli esiti.
Invece, c'è solo da prender nota per altri contenuti mandati in onda ieri sera. Il ministro Adolfo Urso (Fratelli d'Italia) nomina e promuove consulenti esterni nominati per favorire i contatti tra i ministeri e un'azienda partecipata dallo stesso Stato con centinaia di milioni! In un mondo normale uno si chiede... che senso ha tutto questo? Se lo Stato è azionista, chi opera in quell'azienda dovrebbe solo poter fare una telefonata. Non è così.
Lo stesso Urso, per la sua segreteria, ha nominato una persona che in passato era stata assunta dall'ex sindaco di Verona Sboarina come membro della sua segreteria. E quale sarebbe il problema? In teoria nessuno se non che la persona in questione avrebbe come qualifica principale il soprannome di picchiatore, in qualità di ex ultrà della curva dell'Hellas Verona. Interrogato dal giornalista di Report su quali siano i compiti da lui svolti adesso per il ministro Urso non ha saputo rispondere... dopo averci pensato un po'.
E che dire del ministro della sovranità alimentare, il cognato di Giorgia Meloni, Francesco Lollobrigida. Ogni giorno che passa, il ministro, tra le altre cose, ci ricorda quanto in Italia "se sta bene, se magna bene, quanto siano di qualità i nostri prodotti"...
E poi che fa? Riassegna il certificatore CSQA come controllore delle aziende che contribuiscono alla qualità del Prosciutto di Parma. E dove sta il problema? Nel fatto che in precedenza a CSQA l'incarico era stato tolto per non aver sanzionato degli allevamenti di maiali dove si metteva (si mette?) del topicida a cielo aperto, che inevitabilmente finisce per essere ingerito direttamente o indirettamente (con i topi avvelenati) dai maiali. Quel veleno, poi, va nei muscoli e nel grasso dell'animale e, pertanto, anche i consumatori rischiano di pagare salato un prodotto che contiene anche veleno per topi.
Eppure Lollobrigida doveva saperlo. Invece...
E questa destra dovrebbe avere a cuore gli interessi del Paese e di chi vi risiede?