Anche il sondaggio Dire Tecnè del 12 novembre conferma che gli estremisti di destra non "tirano" più come una volta, tanto che la differenza nelle intenzioni di voto che vedeva in vantaggio il centrodestra si sta progressivamente erodendo.
Ad oggi, il Partito Democratico di Letta è tornato ad essere il primo partito italiano con il 20,4% delle preferenze, seguito da Fratelli d'Italia, in calo di 0,3 punti, che non va oltre il 20%.
Anche la Lega di Salvini cala, pur rimanendo il terzo partito con 18,4% (-0,1%), mentre gli si avvicina il Movimento 5 Stelle che guadagna uno 0,2% e si piazza quarto al 16,2%.
Queste le percentuali conquistate dalle altre forze politiche: Forza Italia al 7,5% (-0,1%), Azione al 3,9% (+0,2%),Italia viva al 2,2% (-0,1%), Articolo 1 al 2,1% (+0,1%), Europa verde al 2,0% (nessuna variazione), Sinistra italiana al 2% (+0,1%), Più Europa all'1,5% (-0,1%).
Pertanto, stando ai dati odierni del sondaggio Dire Tecnè, il 46,9% degli italiani voterebbe per il centrodestra (FdI, Lega, FI, CI, Udc), mentre una settimana fa erano il 47,4%.
Invece, il 40,7% voterebbe invece per il centrosinistra (Pd, M5S, Art.1, EV), con 0,4 punti in più rispetto alla scorsa settimana (con Sinistra Italiana il margine si ridurrebbe di un ulteriore 2%). La differenza tra i due schieramenti continua ad assottigliarsi, un trend che si registra negli ultimi otto mesi, dall'inizio del governo Draghi.