Angelo Bonelli, della Federazione dei Verdi, ha lanciato un allarme ambientale per un provvedimento del ministero dello Sviluppo Economico con cui si concede alla Petroceltic Italia il permesso di effettuare ricerche di idrocarburi in un'area di 373 km/q, nel fondale marino in prossimità delle isole Tremiti. Il valore della concessione è di 5,16 euro per km/q che corrisponde ad un totale di 1928,292 euro all’anno. Inutile ricordare che le isole Tremiti costituiscono uno dei paradisi ambientali tra i piùbelli e delicati presenti in Italia e, secondo i verdi, le tecniche di ricerca utilizzate potrebbero metterlo a rischio. Alla denuncia dei verdi e dei rappresentanti locali, il ministro dello Sviluppo economico, la figlia di Guidalberto Guidi, ha risposto con un comunicato ufficiale in cui parla di polverone pretestuoso e strumentale, affermando che "non si prevede infatti alcun tipo di perforazione e quei permessi riguardano una zona di mare ben oltre le 12 miglia dalla costa e anche dalle isole Tremiti". Inoltre, il ministro ricorda che alcun tipo di perforazione dei fondali può essere autorizzata se non sulla base di una specifica valutazione di impatto ambientale". Non resta da aspettare lo sviluppo degli eventi per avere riscontro sulla veridicità delle dichiarazioni di entrambi. Quello che però è evidente è l'incoerenza del governo che, con parole del presidente Renzi dice di voler favorire lo sviluppo utilizzando le bellezze culturali, ambientali dell'Italia con le relative opportunità turistiche, mentre poi favorisce la ricerca degli idrocarburi in mare invece di investire nelle energie rinnovabili.