Legge di bilancio 2023: la Meloni è soddisfatta, critiche dalle opposizioni
Questo, in base a quanto comunicato dal governo, quanto deciso nel CdM di lunedì in relazione ai contenuti della legge di bilancio del 2023.
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, ha approvato il disegno di legge recante il bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2023 e il bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025 e l'aggiornamento del Documento programmatico di bilancio (DPB).
I provvedimenti, che verranno trasmessi al Parlamento e alle autorità europee, prendono come riferimento il quadro programmatico definito nell'integrazione alla Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza 2022 e quantificano l'ammontare del valore delle misure contenute nella manovra di bilancio in 35 miliardi di euro.
La manovra si basa su un approccio prudente e realista che tiene conto della situazione economica, anche in relazione allo scenario internazionale, e allo stesso tempo sostenibile per la finanza pubblica, concentrando gran parte delle risorse disponibili sugli interventi a sostegno di famiglie e imprese per contrastare il caro energia e l'aumento dell'inflazione.
Altre risorse sono stanziate per interventi di riduzione del cuneo fiscale e dell'Iva su alcuni prodotti, di aumento dell'assegno unico per le famiglie, per agevolazioni sulle assunzioni a tempo indeterminato per donne under 36 e per percettori di reddito di cittadinanza, per la proroga delle agevolazioni per l'acquisto della prima casa per i giovani.
In materia fiscale, si estende la flat tax fino a 85.000 euro per autonomi e partite Iva e si ampliano le misure per la detassazione ai premi dei dipendenti, oltre a intervenire con una “tregua fiscale” per cittadini e imprese che in questi ultimi anni si sono trovati in difficoltà economica anche a causa delle conseguenze del COVID-19 e dell'impennata dei costi energetici.
Sul fronte delle pensioni, oltre alla conferma di “opzione donna” rivisitata e “Ape sociale”, si attua l'indicizzazione delle pensioni al 120% e si introduce per l'anno 2023 un nuovo schema di anticipo pensionistico, che permette di uscire dal lavoro con 41 anni di contributi e 62 anni di età e prevede bonus per chi decide di restare al lavoro.
Misure contro il caro energia
Le risorse destinate alle misure contro caro energia per i primi tre mesi del 2023 che consentiranno di aumentare gli aiuti a famiglie e imprese allargando anche la platea dei beneficiari ammontano a oltre 21 miliardi di euro. Nel dettaglio, confermata l'eliminazione degli oneri impropri delle bollette, rifinanziato fino al 30 marzo 2023 il credito d'imposta per l'acquisto di energia elettrica e gas naturale che per bar, ristoranti ed esercizi commerciali salirà dal 30% al 35% mentre per le imprese energivore e gasivore dal 40% al 45%.
Per il comparto sanità e per gli enti locali, compreso il trasporto pubblico locale, stanziati circa 3.1 miliardi.
Pacchetto famiglia
Bonus sociale bollette - Per le famiglie più fragili confermato e rafforzato il meccanismo che consente di ricevere il bonus sociale bollette, con un innalzamento della soglia Isee da 12.000 euro a 15.000 euro.
Misure contro inflazione - Riduzione dell'Iva dal 10 al 5% per i prodotti per l'infanzia e per l'igiene intima femminile. Viene inoltre istituito un fondo di 500 milioni di euro destinato alla realizzazione di una “Carta Risparmio Spesa” per redditi bassi fino a 15mila gestita dai comuni e volta all'acquisto di beni di prima necessità. Si tratta di una sorta di “buoni spesa” da utilizzare presso punti vendita che aderiscono all'iniziativa con un'ulteriore proposta di sconto su un paniere di prodotti alimentari.
Assegno unico per le famiglie con 3 o più figli (610 milioni) - Per il 2023 sarà maggiorato del 50% per il primo anno, e di un ulteriore 50% per le famiglie composte da 3 o più figli. Confermato l'assegno per i disabili.
Premi di produttività detassati - Per i dipendenti aliquota al 5% per premi di produttività fino a 3.000 euro.
Agevolazioni assunzioni a tempo indeterminato - Agevolazioni alle assunzioni a tempo indeterminato con una soglia di contributi fino a 6 mila euro per chi ha già un contratto a tempo determinato e in particolare pe le donne under 36 e per i percettori del reddito di cittadinanza.
Agevolazioni per acquisto prima casa - Proroga per il 2023 delle agevolazioni per acquisto prima casa per i giovani under 36
Flat tax incrementale per i lavoratori al 15% - Introduzione per i lavoratori autonomi di una flat tax incrementale al 15% con una franchigia del 5% e un tetto massimo di 40.000 euro.
Scuole
Per le scuole partitarie è previsto il ripristino del contributo (70 mln) + trasporto disabili (24 mln)
Pensioni
Si avvia un nuovo schema di anticipo pensionistico per il 2023 che consente di andare in pensione con 41 anni di contributi e 62 anni di età anagrafica (quota 103). Per chi decide di restare a lavoro decontribuzione del 10%.
Opzione donna - Prorogata per il 2023 Opzione donna con modifiche: in pensione a 58 con due figli o più, 59 con un figlio, 60 altri casi.
Confermata anche Ape sociale per i lavori usuranti.
Reddito di cittadinanza
Dal 1° gennaio 2023 alle persone tra 18 e 59 anni (abili al lavoro ma che non abbiano nel nucleo disabili, minori o persone a carico con almeno 60 anni d'età) è riconosciuto il reddito nel limite massimo di 7/8 mensilità invece delle attuali 18 rinnovabili. E' inoltre previsto un periodo di almeno sei mesi di partecipazione a un corso di formazione o riqualificazione professionale. In mancanza, decade il beneficio del reddito. Si decade anche nel caso in cui si rifiuti la prima offerta congrua.
Tetto al contante
Dal 1° gennaio 2023 la soglia per l'uso del contante salirà da 1.000 a 5.000 euro.
Imprese
Sospensione plastic e sugar tax - Prevista la sospensione anche per il 2023 dell'entrata in vigore di plastic e sugar tax, le imposte sui prodotti in plastica monouso e sulle bevande zuccherate. 600mln
Fondo garanzia Pmi - Rifinanziato il fondo per 1 miliardo per il 2023. Il fondo garantisce tutte le operazioni finanziarie direttamente finalizzate all'attività d'impresa concesse da un soggetto finanziatore (banca o altro). Prorogato bonus Ipo (credito imposta per favorire la quotazione pmi in borsa)
Riattivazione società Ponte Stretto
Per riavviare il progetto di realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina prevista la riattivazione della società Stretto di Messina spa attualmente in liquidazione.
Questo il commento alla manovra da parte della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, del vice presidente Matteo Salvini (Infrastrutture e Trasporti) e dei ministri Giancarlo Giorgetti (Economia e Finanze) e Marina Elvira Calderone (Lavoro e Politiche Sociali), del viceministro Maurizio Leo (Economia e Finanze) e del sottosegretario alla Presidenza Alfredo Mantovano, nella conferenza stampa odierna tenutasi presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio.
Questo il commento di Giorgia Meloni:
"Sono molto soddisfatta del lavoro fatto con questa manovra perché non si limita a un lavoro ragionieristico ma fa scelte politiche e la presenta un governo che in appena un mese ha scritto e presentato una manovra che ricalca e racconta di una visione politica"."Sono contenta che l'approccio che abbiamo avuto, per come lo vedo, è quello di un bilancio familiare, quando ti occupi di bilancio familiare se mancano risorse non stai a preoccuparti del consenso ma di cosa sia giusto fare per far crescere la famiglia nel migliore dei modi"."Questa è una manovra figlia di scelte politiche, come è giusto e normale che sia per un governo politico, abbiamo scelto e concentrato le risorse, è una manovra coraggiosa, coerente con gli impegni che abbiamo preso con il popolo italiano e che scommette sul futuro".
Le opposizioni, invece, non l'hanno apprezzata.
Enrico Letta, Pd:
"Sabato 17 dicembre ci sarà la nostra manifestazione contro una #manovra improvvisata e iniqua. Inadeguata rispetto al rischio #recessione e all'impennata dell'inflazione. Lo avevamo anticipato nella nostra Assemblea di sabato. Ora, dopo le decisioni di ieri lo confermiamo con ancora più convinzione".
Giuseppe Conte, Movimento 5 stelle:
"Ci avevano raccontato di essere ‘pronti', eppure la legge di bilancio si conferma una manovra davvero misera che, incapace di rispondere al disagio del Paese, apre una guerra agli ultimi.Nella conferenza stampa di oggi il Presidente Meloni ha parlato di una manovra coraggiosa, nel segno della crescita e della giustizia sociale: parole impudenti che suonano come una presa in giro degli italiani. La realtà è che dopo la “prudenza draghiana” oggi conosciamo “l'austerity meloniana”.A detta dello stesso Governo 21 miliardi sui 35 previsti serviranno solo a coprire i primi mesi del caroprezzi. Nessuna forma di investimento è stata prevista il che spiega una crescita che nelle più rosee previsioni non supererà, a detta del Governo stesso, il + 0,6% di Pil.Famiglie e imprese sono costrette ancora a tirare la cinghia. Roboanti annunci su decontribuzioni sulle assunzioni già portati avanti dai miei Governi, un taglio del cuneo fiscale che di fatto si rivela irrisorio e riguarda solo una ristretta platea di lavoratori: una pistola ad acqua rispetto ai provvedimenti del Conte II che avevano portato oltre 100 euro in busta paga, in un periodo in cui peraltro non c'erano il caroprezzi e l'inflazione gravissima di oggi. Anzi, a questa grave emergenza si risponde tagliando gli aiuti contro il carobenzina con conseguenti aggravi per tutte le famiglie. In compenso festeggiano, però, evasori e corrotti.Questo Governo ha voluto mostrare i muscoli solo contro una fascia ristretta di popolazione: spaccia vigliaccheria per coraggio, confonde la prudenza con l'ignavia.Vuole togliere al Paese l'unico sostegno che non ha mandato per strada milioni di persone in estrema difficoltà e lavoratori che pagano lo scotto di stipendi da fame che non consentono nemmeno di fare la spesa.Se vogliono mandare fuori strada gli ultimi, troveranno un muro. Non possiamo permettere un massacro sociale".
Carlo Calenda, Azione:
"Se dovessi elencare i principali problemi strutturali dell'Italia: 1- istruzione; 2- sanità; 3- povertà lavorativa; 4- demografia; 5- produttività; 6- giovani; 7- donne; 8- funzionamento PA; 9- evasione. Da quello che appare la manovra non incide su nessuno di questi problemi. Domani alle 11 in Senato presenteremo la nostra contromanovra. Mance, ammiccamenti agli evasori, riforme del RDC posticipate non sono la strada per avere un paese più giusto. NON SIETE PRONTI!"
Crediti immagini: Ufficio stampa Palazzo Chigi