"Cari amici, mi spiace non essere più con voi dopo 70 anni assieme. Ma anche la natura ha i suoi ritmi. Sono stati anni per me molto stimolanti che mi hanno portato a conoscere il mondo e la natura umana. Soprattutto ho avuto la fortuna di conoscere gente che mi ha aiutato a realizzare quello che ogni uomo vorrebbe scoprire. Grazie alla scienza e a un metodo che permette di affrontare i problemi in modo razionale ma al tempo stesso umano. Malgrado una lunga malattia sono riuscito a portare a termine tutte le mie trasmissioni e i miei progetti (persino una piccola soddisfazione: un disco di jazz al pianoforte…). Ma anche, sedici puntate dedicate alla scuola sui problemi dell’ambiente e dell’energia. È stata un’avventura straordinaria, vissuta intensamente e resa possibile grazie alla collaborazione di un grande gruppo di autori, collaboratori, tecnici e scienziati. A mia volta, ho cercato di raccontare quello che ho imparato. Carissimi tutti, penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese. Un grande abbraccio".

Questo il saluto che nei giorni scorsi Piero Angela, uno dei volti storici e tra i più noti della Rai, aveva lasciato al sito Internet del suo programma SuperQuark, per dire definitivamente addio ai suoi telespettatori. Un addio che è diventato però anche un addio alla vita... ma non inatteso.

Piero Angela, infatti, è morto a 93 anni, e non si può dire che non abbia avuto una vita ricca di soddisfazioni.

Nato a Torino nel 1928, aveva iniziato la sua carriera giornalistica in Rai come cronista radiofonico, divenendo poi inviato e conduttore del tg.

Ma la sua popolarità è legata soprattutto ai suoi programmi di divulgazione scientifica, da Quark a Superquark, che ha accompagnato anche con  diversi libri di successo, sempre di carattere divulgativo: Nel cosmo alla ricerca della vita (1980); La macchina per pensare (1983); Oceani (1991); La sfida del secolo (2006); Perché dobbiamo fare più figli (con L. Pinna, 2008); A cosa serve la politica? (2011); Dietro le quinte della Storia. La vita quotidiana attraverso il tempo (con A. Barbero, 2012); Viaggio dentro la mente: conoscere il cervello per tenerlo in forma (2014); Tredici miliardi di anni. Il romanzo dell'universo (2015); Gli occhi della Gioconda (2016). Nel 2017 ha pubblicato il libro autobiografico Il mio lungo viaggio. 

Così, il figlio Alberto ne ha annunciato la scomparsa dal proprio profilo social:


Nel 2004, Piero Angela è stato insignito del titolo di Grande Ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana e nel 2021 del titolo di Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

Naturalmente, considerata la popolarità del personaggio ed il particolare momento pre-elettorale, si stanno sprecando le dichiarazioni dei vari politici che fanno e faranno a gara per associare il loro nome ad una notizia in tendenza. Inutile, pertanto, riportarle, anche solo come esempio. È sufficiente, pertanto, riprendere le parole del capo dello Stato, Sergio Mattarella, che così ha ricordato Piero Angela:

“Provo grande dolore per la morte di Piero Angela, intellettuale raffinato, giornalista e scrittore che ha segnato in misura indimenticabile la storia della televisione in Italia, avvicinando fasce sempre più ampie di pubblico al mondo della cultura e della scienza, promuovendone la diffusione in modo autorevole e coinvolgente.Esprimo le mie condoglianze più sentite e la mia vicinanza alla sua famiglia, sottolineando che scompare un grande italiano cui la Repubblica è riconoscente”.


Crediti immagine: Niccolò Caranti, CC BY-SA 3.0 - https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0 -  via Wikimedia Commons