I legislatori americani, a vari livelli, hanno concesso più tempo alle vittime di abusi sessuali, subiti quando erano minorenni, per intentare una causa e ottenere giustizia. Sono quasi la metà gli Stati in cui i termini di prescrizione per tale tipo di reati sono stati estesi in modo da comprendere casi anche  molto vecchi.

Molti dei responsabili degli abusi sono membri di diocesi degli Stati Uniti e di organizzazioni legate al mondo cattolico, da cui hanno ottenuto rifugio e copertura, finché un'inchiesa del Boston Globe non ha rivelato le dimensioni dello scandalo che non riguardava solo la capitale del Massachusetts, ma l'intera nazione.

Le persone abusate hanno intentato migliaia di cause. Solo a New York, dopo l'estensione dei termini di prescrizione, le cause di questo tipo sono arrivate a sfiorare quota 11.000. Molti di questi casi riguardano la chiesa cattolica.

A seguito di ciò quattro diocesi di New York, che collettivamente hanno affrontato più di 500 denunce per abusi sessuali, hanno presentato istanza di fallimento, ricorrendo alla procedura del "Chapter 11".

Questa scappatoia ha interrotto i processi in corso - impedendo così anche ad altre persone abusate di intentare future cause - e ha costretto i querelanti a negoziare in un tribunale fallimentare un accordo una tantum come risarcimento per gli abusi subiti.

La notizia è stata riportata dall'agenzia Reuters che, in base ad una sua indagine, ha verificato che quanto è accaduto a New York non è da considerarsi un caso isolato, ma un vero e proprio modus operandi che ha preso piede in tutti gli Stati Uniti.

Dei 23 accordi fallimentari di cui Reuters è venuta a conoscenza, 22 riguardano il mondo cattolico e tra questi vi sono pure i Boy Scout che sono ricorsi alla protezione del "Chapter 11" dopo aver tentato di arrivare ad un accordo per risolvere circa 140 denunce pendenti di abusi sessuali da parte di dipendenti e volontari del club tra gli anni '40 e '80.

Da considerare, comunque, che il ricorso alla procedura concorsuale delle organizzazioni senza scopo di lucro non protegge però i pedofili in quanto tali, che pertanto possono essere citati in giudizio, anche se  l'immunità di querela è concessa agli enti che sovrintendevano a dipendenti o volontari accusati di abusi.