Per me Marchionne è stato un gigante: ha salvato la Fiat quando sembrava impossibile farlo. E ha creato posti di lavoro, non chiacchiere.

A me è servito molto per crescere. Se avevo dubbi su come approcciare i mercati globali, era uno a cui telefonavo per un consiglio.

Se l`Italia avesse avuto altri Marchionne oggi avremmo un`Alitalia competitiva o qualche banca italiana forte in giro per il mondo. Parte dell`odio contro di lui derivava dall`invidia. E sull`invidia per le persone di talento non si costruisce un Paese, come è ogni giorno più chiaro anche nell`Italia grillina».

La Fiom lo ha eletto a nemico, ma Marchionne è l`uomo che ha riaperto le fabbriche Fiat: se le fabbriche chiudono, non c`è lavoro né sindacato. A Detroit andava fiero della stima dei sindacalisti americani, come di quella di Fim e Uilm.

Mi disse che il Jobs Act e la riforma delle popolari avrebbero riportato la fiducia dei mercati sull`Italia. Aveva ragione.


Quelle sopra riportate sono alcune delle dichiarazioni rilasciate da Matteo Renzi a Francesca Schianchi per La Stampa. L'intervista è indicativa per alcuni motivi.

Dopo De Benedetti, adesso sappiamo che Renzi si faceva consigliare anche da Marchionne. Per carità, niente di illegale in tutto ciò, ma di illogico... sì. Come fa uno che diceva di essere il segretario di un partito socialista a dichiarare, senza neppure rendersi conto della gravità di ciò che afferma, che prendeva consigli anche da Marchionne?

Se l`Italia avesse avuto altri Marchionne, oggi avremmo un`Alitalia competitiva. Ma si rende conto, Matteo Renzi, che Marchionne ha portato via dall'Italia Fiat facendola diventare una società anglo olandese? Si rende conto che in questo modo Fiat, divenuta FCA, non sta più ripagando l'Italia di tutti i benefici che in passato le sono stati concessi?

Marchionne è l`uomo che ha riaperto le fabbriche Fiat... Ma lo sa Renzi che le ha riaperte sì, ma non Italia, dove il numero di occupati si è drasticamente ridotto nel corso degli anni? Se Renzi parlasse da azionista FCA sarebbe comprensibile, ma da politico italiano che deve avere a cuore le sorti del proprio Paese le sue affermazioni sono fuori da ogni logica.

Un'ultima considerazione. A Detroit andava fiero della stima dei sindacalisti americani, come di quella di Fim e Uilm ha detto Renzi, con lo scopo di sottolineare il contrasto con la Fiom-Cgil, che ovviamente da Renzi è implicitamente biasimata per essersi opposta alle politiche di Marchionne in Italia, tra l'altro condannate da un tribunale della Repubblica. Ma come fa uno che si dice socialista ad essere in aperto contrasto con la Fiom e con la Cgil?

A proposito, in relazione al fatto che Marchionne andasse fiero della stima dei sindacati americani, c'è la possibilità che ciò fosse dovuto al fatto che quei sindacati siano stati corrotti per influenzare le trattative sugli accordi relativi a condizioni di lavoro, pensioni, assistenza sanitaria, ecc. Lo riporta il WSJ facendo riferimento ad un'inchiesta giudiziaria che è stata avviata al riguardo.


Per chi ancora si chiedesse il perché del disastro elettorale del Pd, queste parole di Renzi ne sono la perfetta spiegazione. Quello che sorprende è come la nuova segreteria non prenda le distanze da un tale individuo che o non si rende conto di ciò che dice oppure mira volutamente ad annientare il Partito Democratico, cancellando qualsiasi possibilità di una sua futura rinascita.