"Ovvio che esiste una stampa che a chiamata risponde e che non sa o non osa  chiedere, porre domande o guardare oltre l'orizzonte. Non osa guardare la Scienza, non osa dire ciò che si racconta sugli inquinanti, intervistano i "pizzaioli" e i commercianti per parlare di sviluppo e ambiente, invece di parlare di quale pomodori mettere sulle pizze o  al più raccontare il tipo di cottura! Ridicolo scambio di livelli... e di competenze. Disinformare significa "non informare" ecco perché molti giornali e giornalisti hanno  spesso  vita breve e dura. Una stampa che  non vuole guardare o comprendere in nessun modo cosa sta accadendo e neppure comprendere che, se sono trascorsi oltre sei anni dal master Plan Approvato "con prescrizioni", qualcosa sotto c'è stato... e la parentesi non è il Covid come riporta il quotidiano il Mattino... potrebbe esserci altro? Ricordiamo che Il Master Plan di Firenze fu bocciato sia al Tar che al Consiglio di Stato e le relazioni ambiente inquinanti e salute erano state redatte dallo scrivente.

Taccio sull'affidare a Mattarella figlio  e ad altri illustri prof la difesa dell'aeroporto costa D'Amalfi , siamo in democrazia ed è giusto e lecito, ma a dire il vero mi sembra un pochino troppo eccessivo lo spiegamento di forze che viene presentato contro " i poveri inermi cittadini che resistono all'opera".  
Taccio anche sulla inopportunità dei parlamentari  e consiglieri regionali a Cinque stelle di perorare e anzi di sostenere una simile opera distruttiva. Sembra quasi una ostinazione verso qualcosa che purtroppo li sta già portando rovinosamente al fallimento totale.Un rinnegare il profondo senso delle famose 5 stelle, la salvaguardia dell'ambiente, della vita dei territori. Una vergogna per chi come me conosce le radici intatte e non quelle marce del Movimento. "L'orizzonte temporale, nonostante la parentesi Covid, rientra nei tempi preventivati: occorrerà spostare metaforicamente le lancette dell'orologio di due anni per poter vedere completo e funzionante l'aeroporto di Salerno. Almeno nella sua fase strettamente operativa, ossia quella con la pista potenziata ed allungata, in modo da rendere il Costa d'Amalfi il concreto secondo braccio operativo della rete aeroportuale campana gestita da Gesac. Proprio l'amministratore di Gesac, Roberto Barbieri, conferma che «l'obiettivo è aprire il nuovo aeroporto nel 2024». E lo fa nel giorno in cui la società di gestione degli scali campani annuncia l'affidamento del bando di progettazione delle opere della Fase 2 di sviluppo dello scalo salernitano". (Fonte: www.ilmattino.it/salerno/aeroporto_avanti_tutta_barbieri_l_obiettivo_e_aprirlo_tra_due_anni-6452766.html)In Italia come ho sempre detto il problema sono "i livelli", si sono persi completamente. In realtà il problema su questo aeroporto fermo da anni esiste davvero ed esisterà anche per la metropolitana. Comunque è sotto gli occhi di tutti che i proclami si rincorrono di anno in anno  e tutto è sempre tremendamente fermo. Insomma una corsa ad ostacoli certa, senza tenere conto dell'economia e delle sempre possibili crisi aziendali devastanti.Avendo  ascoltato  altre esperienze di altri paesi  italiani la vedo dura.Innanzitutto  ora nell'immediato , bisogna aspettare le udienze al Tar in quanto il decreto Enac è stato impugnato dai cittadini aventi diritto e non solo. Se il decreto viene annullato o altro non ci potranno essere espropri. Mi ricorda la storia triste di quel tale che il giorno della festa di laurea, con tutti i genitori e parenti pronti per la cerimonia, vestiti comprati... dovette fuggire perché non "era neppure iscritto all'università"! Sarà una nuova battaglia che accenderà i riflettori in Italia sul comportamento di alcuni Ministeri che dovrebbero salvaguardare la salute dei cittadini e il territorio e, "caso grave", dovrebbero rendere conto di alcuni comportamenti all’Europa e al mondo intero.Sembra che la riduzione delle emissioni e la riduzione dell’inquinamento siano solo chiacchiere per attirare voti e sorrisi compiacenti nelle trasmissioni televisive. In realtà poco o nulla importa a tanti politici di questo aspetto.Ma a Pontecagnano forse ci sarà molto da raccontare su certi comportamenti abbastanza atipici.Innanzitutto l’aeroporto non ha il Master Plan approvato per il numero di passeggeri di cui si parla. Il master plan è approvato per 500.000 passeggeri entro il decimo anno e nell'orizzonte temporale appunto di dieci anni non è previsto alcun cargo, neppure in progetto. Poi bisogna capire come mai i vari ministeri, pur conoscendo che una realtà aeroportuale porterà a certissime problematiche sanitarie, si costituiscono in giudizio contro i cittadini.Inoltre, bisogna capire come mai in pieno territorio agricolo si va ad inserire una noxa inquinante  che inevitabilmente avrà ripercussioni serissime su quarta gamma, rucola Igp e prodotti caseari. Ma queste cose esistono sulla carta oppure realmente vengono effettuati i controlli e veramente gli standard vengono rispettati? Non rispondono a queste domande i ministeri competenti, le associazioni agricoltori e neppure Bonduelle che ha interesse nella rucola Igp prodotta in questi luoghi.Pontecagnano è al momento un paese al top con agricoltura svolta per lo più sotto serra , l'economia di questo settore credo che farebbe impallidire i conti Gesac. Quello che balza all’evidenza, credo a tutti, è che nonostante le varie vicende giudiziarie abbiano rallentato i lavori di ampliamento; nonostante  la pandemia che oltre a  rallentare i lavori ha cambiato completamente ogni scenario di convenienza futura e di domanda di voli, oggi  si continui a fare propaganda,  dichiarando che l'ampliamento dello scalo salernitano sarà realizzato a breve e che già da domani si allungherà la famosa pista.Non è vero nulla perché gli espropri dei terreni non sono neppure iniziati. Forse qualcuno ha ceduto qualche pezzetto di terra laterale alla pista ed esistono terreni demaniali,  per il grosso invece non si è mosso ancora nulla.Ma da ciò che conosco non vi sono resistenze agli espropri che non sono ancora neppure partiti, ma è stato impugnato proprio il decreto Enac che avrebbe consentito gli espropri.Mi chiedo cosa accadrà se i cittadini vinceranno i ricorsi... che nessuno venga a dire che poi si sono spesi soldi inutilmente, ecc...Si può spendere qualsiasi cifra per un progetto, il problema è costruirlo e utilizzarlo per ciò che il Master Plan prevede. Nessuno parla delle prescrizioni del Ministero e lo stesso Ministero non conosce nulla del Piano industriale.  Qualcuno dovrebbe scrivere nero su bianco cosa è possibile fare o non fare in base al famoso Master Plan del 2018 e comunque farlo osservare rigidamente.Neppure l'Arpac sembra al momento conoscere nulla sulle varie prescrizioni da onorare. La soprintendenza scrive che " renderà noto i reperti ritrovati che sono dell'età del bronzo, se non sbaglio e altri reperti " ....si in realtà si sta scavando in parte in zona archeologica di grande interesse. Inoltre Enac e Ferrovie dello Stato devono ancora  dire  chiaramente  se la pista può essere realizzata a meno di 300 metri dai binari della  Salerno Reggio  Calabria o se bisogna interrare la linea ferroviaria, oltre  ovviamente alla terza linea metropolita che dovrebbe affiancarla .  Un aereo che vada fuori pista durate atterraggio può o non può mai giungere sui treni della Salerno Reggio Calabria e della costruenda  metropolitana?   Siamo in piena fascia di rischio A , questa eventualità può essere esclusa o ci ritroveremo un aereo se va tutto bene , nel cimitero degli inglesi, sperando che non colpisca altro?Ci sarà da discutere molto al Tar anche perché non sembra che Enac, anche se persegue una politica ambientale e riconosce in pieno tutte le problematiche che crea un aeroporto sulla salute dei cittadini e sull'ambiente in base ai più recenti studi su inquinanti e patologie, ancorata a vecchie ricerche che non tenevano conto ovviamente dei passi in avanti che ha fatto la scienza.E chi dovrebbe parlare di tali aspetti anche in sede giudiziaria? L’ingegnere? Il politico? Il ragioniere? Il pizzaiolo? Una storia quella dell’aeroporto Costa d’Amalfi che come quello di Firenze (la cui nuova pista è stata bloccata dal Tar e dal Consiglio di Stato) merita di giungere molto in alto proprio quale esempio di errore da non commettere mai più e dove un passo indietro sarebbe un modo onesto e saggio di dare un esempio  da seguire per l’Europa e il mondo intero.Un forte esempio di vera volontà di voler salvaguardare il territorio, l’ambiente, ridurre le emissioni  e rendere tante chiacchiere scritte sulla carta una realtà.Per il momento aspettiamo le udienze al Tar e anche le posizioni che assumeranno i vari Ministeri coinvolti credo solo per un errore politico, emendabile con un atto di responsabilità.Quello che sembra anacronistica è poi la convenienza di questa opera e ancora di più di prima i benefici che dovrebbe portare alla zona! Certamente disagi, inquinamento diretto e indiretto, rumori problemi reali sulla salute umana , peggioramento della qualità dell'aria , problemi sui prodotti agricoli e caseari e non ultimo certamente deprezzamento di molti immobili. Queste  ultime sopra sono considerazioni, esortazioni personali di chi fa ricerca e scienza".