Un gruppo di studiosi, sotto la guida dell'Università della California e del Dipartimento di Reumatologia dell'Università di Leeds, sotto la direzione di Dennis McGonagle, ha pubblicato sulla rivista eBioMedicine uno studio sull'insorgenza di una nuova malattia  che può svilupparsi in persone infettate dal virus SarsCoV2. Nell'ambito dello studio, sono stati analizzati 60 casi, di cui 8 hanno portato a decessi.

La nuova malattia, MIP-C (autoimmunità MDA5 e polmonite interstiziale contemporanea con Covid-19), sembra simile ad un'altra malattia autoimmune, la dermatomiosite anti-MDA5 positiva. Quest'ultima può evolvere in una malattia polmonare interstiziale, con formazione di cicatrici nei polmoni, progressione rapida e potenzialmente letale. Questa rara patologia è causata da anticorpi che attaccano l'enzima MDA5, che a sua volta è capace di rilevare il SarsCoV2.

In Gran Bretagna, si è osservato un incremento dei casi di dermatomiosite anti-MDA5 positiva e gli studiosi hanno associato questa nuova sindrome al Covid-19. Gli autori dello studio ritengono che l'infezione da Covid-19, anche se lieve, possa scatenare nel paziente una variante della dermatomiosite anti-MDA5 positiva, ovvero la MIP-C.

La dermatomiosite anti-MDA5 era già conosciuta, mentre la MIP-C, secondo gli studiosi, si distingue per la velocità di progressione e mortalità. Secondo il team di ricerca, la MIP-C si sarebbe diffusa anche al di fuori del Regno Unito, ma al momento non ci sono ulteriori dati disponibili.