Una crisi che non fa rumore, ma uccide
Le malattie cardiovascolari, i tumori, le patologie respiratorie croniche e il diabete non sono un destino ineluttabile: eppure continuano a decimare la popolazione europea. Secondo il nuovo rapporto dell’OMS/Europa, ogni anno 1,8 milioni di decessi potrebbero essere evitati; 1 uomo su 5 e 1 donna su 10 non raggiungono i 70 anni di età. (who.int, who.int)
Sessanta per cento di morti “auto‑inflitte”
Il 60 % di queste morti è legato a fattori totalmente prevenibili – tabacco, alcol, pressione alta, alimentazione scadente, obesità, sedentarietà. Il restante 40 % deriva da cause “curabili”, cioè casi in cui una diagnosi tempestiva e cure decenti basterebbero a salvare la vita. (who.int)
Il conto economico dell’inerzia
Restare fermi costa carissimo: 514,5 miliardi di dollari di produttività bruciata ogni anno. Nonostante l’evidenza di un ritorno sull’investimento enorme, i bilanci pubblici continuano a lesinare sulla prevenzione. Hans Kluge, direttore regionale OMS, non usa mezzi termini: «Se le NCD fossero un virus, il mondo sarebbe in lockdown». (who.int)
Disuguaglianze che non accennano a sparire
Le disparità si sono attenuate dal 2010, ma restano profonde. Fumo, sovrappeso, ipertensione e diabete dilagano soprattutto a est; le morti evitabili per cancro e malattie cardiovascolari colpiscono gli uomini più delle donne. La pandemia da COVID‑19 ha mandato in frantumi i timidi progressi compiuti negli ultimi dieci anni. (who.int)
Dieci Paesi dimostrano che invertire la rotta è possibile
Belgio, Danimarca, Estonia, Israele, Kazakistan, Lussemburgo, Paesi Bassi, Norvegia, Svezia e Svizzera hanno già centrato il target 2025: –25 % di mortalità prematura da NCD. Il segreto? Adozione totale dei “best buys” OMS (divieti sul tabacco, tasse su alcol e zuccheri, screening oncologici di massa, ecc.) e taglio netto dei fattori di rischio: i loro tassi di mortalità evitabile calano di oltre il 2 % l’anno. (who.int)
Cosa serve adesso – e senza più scuse
Politiche dure, subito: vietare la pubblicità del tabacco, tassare l’alcol, azzerare i grassi trans, ridurre il sale industriale.
“Quick buys”: interventi che danno risultati misurabili in meno di cinque anni – per esempio, ban sugli aromi delle sigarette elettroniche o etichette a semaforo obbligatorie sugli alimenti.
Sanità che funzioni: diagnosi precoce e cure di qualità anche nei distretti più poveri.
Dati pubblici e comparabili: senza sorveglianza seria, la retorica resta vuota.
Prepararsi alle crisi: integrare le NCD nei piani di emergenza – la prossima pandemia non può diventare di nuovo un pretesto per chiudere gli ambulatori. (who.int)
Il tempo è quasi scaduto
Mancano meno di cinque anni al traguardo 2030 degli SDG. Ogni mese di inerzia significa 150 000 vite perdute inutilmente e altri miliardi buttati. Gli strumenti esistono, costano poco e funzionano: non applicarli è una scelta – e una scelta che uccide.
Basta alibi: o i governi europei trattano le NCD come la crisi che sono, oppure si rassegnino a firmare un certificato di morte collettivo.