Il pangolino è uno dei mammiferi più commerciati in Asia, nonostante sia in via d'estinzione e le leggi ne vietino il commercio. Ma, specialmente per i cinesi, la sua carne sarebbe una prelibatezza, mentre le squame di cui è ricoperto sono utilizzate nella medicina tradizionale.
Secondo la South China Agricultural University (SCAU), in base a quanto reso noto dall'agenzia di stampa ufficiale Xinhua, la sequenza del genoma del nuovo ceppo di coronavirus separato in uno studio effettuato sui pangolini sarebbe identico al 99% a quello delle persone infette.
Pertanto, secondo i ricercatori, i pangolini sarebbero da considerarsi il veicolo che avrebbe fatto da tramite nel passaggio del coronavirus dal pipistrello (dove si sarebbe sviluppato) all'uomo. L'epidemia avrebbe avuto come epicentro un mercato all'aperto di Wuhan, all'interno del quale venivano commerciati anche animali selvatici... vivi.
Ma dato che la ricerca non è ancora stata pubblicata e resa disponibile, ma solo annunciata, la comunità scientifica ha espresso al momento più di un dubbio sul suo contenuto.
Mentre in Cina salgono a 725 le vittime del virus e a circa 35mila le persone contagiate, una donna, tra le persone rientrate in Italia da Wuhan in quarantena alla Cecchignola, è stata accompagnata allo Spallanzani per accertamenti a causa di una congiuntivite, anche se era comunque risultata negativa al test del coronavirus.
Nel frattempo, è salito a 64 il numero dei contagiati a bordo della nave da crociera Diamond Princess, in quarantena in Giappone davanti a Yokohama, in Giappone, con 3.700 passeggeri. Nessuno dei 35 italiani a bordo è risultato positivo al test del coronavirus.