Il gas di Putin continua ad arrivare, nonostante l'Europa continui a pagarlo in euro o in dollari. Secondo quanto dichiarato dal portavoce di Gazprom, Sergey Kupriyanov, la cui dichiarazione è stata diffusa dall'agenzia Interfax, questo venerdì saranno 108,4 i milioni di metri cubi di gas che saranno inviati verso l'Europa tramite la rete di gasdotti russi. Ciò corrisponderebbe quasi all'utilizzo massimo giornaliero contrattualmente fissato.
Così, nonostante la guerra e le sanzioni inflitte contro Mosca, il gas verso l'Europa è continuato e continua ad arrivare in grandi quantità dallo scorso 24 febbraio, data di inizio della guerra.
Una settimana fa, Putin aveva anticipato che avrebbe venduto il gas russo ai paesi occidentali (etichettati come ostili) solo se sarebbe stato pagato in rubli. Giovedì ha ufficializzato quella minaccia con un decreto che obbliga i clienti occidentali ad aprire dei conti correnti sulla Gazprombank per effettuare i pagamenti delle loro bollette.
Ma, allo stato dei fatti non dovrebbe cambiare molto rispetto al passato. Infatti, i Paesi europei continueranno a pagare il gas in euro o dollari solo su dei conti correnti aperti ad hoc. Gazprombank ne convertirà il valore in rubli... un escamotage che salva la faccia a tutti, ma che smaschera l'ipocrisia di Russia ed Europa.
Quel che però va ricordato è che Stati Uniti e Commissione Ue minacciano di sanzioni alcune nazioni che secondo loro aiutano o potrebbero aiutare la Russia ad evitare i rigori di quelle emesse finora dall'occidente. Ma finché gli Stati dell'Ue continueranno ad acquistare il gas e il petrolio dalla Russia, saranno proprio loro a finanziare quella stessa guerra che che le sanzioni pretendono di voler ostacolare.