19"83 il tempo che Tommie Smith fece segnare vincendo la finale olimpica dei 200 metri a Città del Messico, primo uomo al mondo a scendere sotto il limite dei 20 secondi e nuovo record mondiale che rimarrà imbattuto per 11 anni, finché, sempre a Città del Messico nel 1979, Pietro Mennea non riuscì a stabilire il tempo di 19"72.

Nonostante tutto, Tommie Smith non è passato alla storia per il suo record mondiale, ma per un altro gesto, sempre legato a quella gara, relativo al momento della premiazione.

Era il 16 ottobre 1968 quando sul podio salgono gli atleti afroamericani Tommie Smith e John Carlos - medaglia d'oro e di bronzo - e l'australiano Peter Norman medaglia d'argento.

Non appena l'altoparlante diffonde le note dell'inno americano, Smith e Carlos chinano il capo e alzano al cielo il pugno guantato di nero, simbolo del Black Power, per protestare contro la segregazione razziale negli USA e rendere nota al mondo intero la lotta degli afroamericani per l'eguaglianza.



Le immagini che immortalano quanto sta accadendo diventeranno un'icona della storia del 20° secolo e della storia di sempre. Per quel gesto gesto Smith e Carlos furono espulsi dalla federazione di atletica statunitense, furono a lungo perseguitati e le loro vite furono praticamente rovinate.

Ma sul secondo gradino del podio anche l'australiano Peter Norman non fu da meno nel supportare e condividere la protesta dei due atleti neri, con appuntata sulla giacca della tuta una coccarda identica a quella dei due atleti neri: è la coccarda dell'Olympic Project for Human Rights, l'associazione promotrice della protesta di Smith e Carlos.


Un gesto di condivisione e solidarietà che significherà per Norman – atleta bianco dell'Australia, una nazione in cui la segregazione razziale è altrettanto forte – l'oblio e la fine della carriera, conseguenza di una condanna politica e sportiva che durerà sino alla sua morte.

A 50 anni da quel giorno, il 16 e il 17 ottobre, nelle sale cinematografiche italiane verrà proiettato il film "Il Saluto" (Salute) di Matt Norman, che narra del coraggioso gesto di tre eroi sportivi e civili e del prezzo altissimo, in termini sportivi e umani, che dovettero pagare.