La Coppa Italia è della Juventus: maledizione per Gasp, terzo ko in finale

La Juventus vince la Coppa Italia 2023/24 battendo 1-0 l'Atalanta! Primo trofeo per l'Allegri 2.0 in bianconero.

Si parte subito forte, la partita si sblocca tempo meno di 4 minuti, quelli che servono a Cambiaso per trovare una traccia verticale nella quale far correre Vlahovic, scattato sul filo del fuorigioco, e al serbo per battere Carnesecchi. Occasionissima per il raddoppio bianconero poco dopo, ma Gatti non è reattivo sulla sponda di McKennie. Partenza troppo timida, ma inizia pian piano a venire fuori anche l'Atalanta.

Nella ripresa l'Atalanta rientra con uno spirito diverso e più battagliero, sfiorando subito il pareggio con Lookman: deviato, il suo destro va fuori di un soffio. Proteste Juve per un contatto di Hien su Vlahovic non sanzionato dall'arbitro Maresca, che anzi poi ammonirà il serbo per proteste. La Juventus aspetta bassa per appoggiarsi verticalmente agli attaccanti, soprattutto Vlahovic. Gasperini rivoluziona la Dea e finisce i cambi tra il 59' e il 65' (per via anche dell'infortunio di De Roon): uno dei nuovi entrati, Miranchuk, batte bene al volo su cross di Ruggeri ma con troppa forza. Al 72' altro assist di Cambiaso, stavolta un cross preciso, di nuovo per Vlahovic che incorna da due passi ma - dopo essersi scatenato nell'esultanza - si vede annullare il potenziale raddoppio. Da un fronte all'altro, il più pericoloso dell'Atalanta è ancora Lookman, fermato dal palo all'80'. E da un legno all'altro, visto che tre giri d'orologio più tardi Miretti, servito sulla corsa dall'altro subentrante Milik, sbatte in pieno sulla traversa. L'ultimo pallone per pareggiarla è per Ederson, murato però da Perin.


Allegri, post partita acceso: quasi alle mani con un giornalista

S'avvicina al quarto uomo Mariani e gli urla qualcosa, poi si volta verso la tribuna e sembra voler far saltare anche i bottoni della camicia bianca: «Dov'è Rocchi?». Potrebbe costargli una squalifica a tempo, vorrebbe dire stagione finita. In tv, poco dopo, sembrava calmo. Ma poi il nervosismo è proseguito nei corridoi dell'Olimpico, dove Allegri si è tolto i sassolini contro chi lo ha criticato: «Non avete detto la verità per un anno e la sapevate tutti». È arrivato quasi alle mani con un giornalista.


Incredibile! Allegri al direttore di Tuttosport: "Scrivi la verità, ti picchio sul muso"

Allegri, evidentemente alterato, si stava sottoponendo all'ultima incombenza mediatica della sua serata trionfale (ma evidentemente non troppo serena), la conferenza stampa, ma ha trovato qualche minuto per me.

«Direttore di merda! Sì, tu direttore di merda. Scrivi la verità sul tuo giornale, non quello che ti dice la società! Smettila di fare le marchette con la società».

A un primo invito a stare calmo e spiegarmi quale fosse la verità che stavo occultando di concerto con i suoi datori di lavoro, Allegri ha risposto strattonandomi, spintonandomi e con il dito sotto il mio naso ha gridato: «Guarda che so dove venire a prenderti. So dove aspettarti. Vengo e ti strappo tutte e due le orecchie. Vengo e ti picchio sul muso. Scrivi la verità sul giornale»

e altre amenità del repertorio della rissa da bar. Intanto Gabriella Ravizzotti dell'ufficio stampa della Juventus e un addetto della Lega Serie A lo trattenevano, riuscendo poi a trascinarlo in sala stampa. Tutto qua: spiace per chi si aspettava qualcosa di più cruento e spiace per la maleducazione di chi, soprattutto in pubblico, dovrebbe tenere altro contegno.


Clamoroso: la Juve valuta il possibile licenziamento di Allegri per giusta causa

La notte folle e rabbiosa di Max Allegri successiva alla vittoria della Coppa Italia contro l'Atalanta potrebbe costare molto cara, in tutti i sensi, all'allenatore della Juve. Le proteste e l'espulsione prima, lo  sfogo contro Giuntoli poi, fino ad arrivare alle parole piene di sarcasmo verso i dirigenti del club davanti ai microfoni e, addirittura, alle minacce verbali e fisiche al direttore di Tuttosport, hanno creato molto scompiglio.

Un danno di immagine auto-procurato, parole e comportamenti non tollerabili che hanno imbarazzato i dirigenti bianconeri. Sicuramente un atteggiamento non consono alla storia del club. Se l'addio a fine stagione è certo, ora è quanto più palese che non sarà una separazione non priva di tensioni, anche sotto il profilo economico. Una separazione che potrebbe essere addirittura anticipata, risolvendo anzitempo il rapporto.

Con un anno ancora di contratto – sette milioni netti da corrispondere ancora – non si possono escludere conseguenze drastiche, anche la valutazione di un'interruzione anticipata del rapporto, visto che all'interno della società si ritiene sussistano le ragioni per un licenziamento per giusta causa.


Napoli, De Laurentiis pressa Gasperini e tiene calde le alternative

De Laurentiis vuole dare in fretta un allenatore top al Napoli e chiede all'atalantino la risposta in settimana. Se Gasperini deciderà di restare a Bergamo DeLa proverà a chiedere a Conte di abbassare la richiesta economica. Di fronte a un altro no tornerà su Pioli o Italiano.


Napoli, sfida alla Juventus per Greenwood

Mason Greenwood è il nome nuovo per l'attacco del Napoli. L'inglese, rinato al Getafe dopo un periodo negativo extra-campo, piace agli azzurri secondo il Corriere dello Sport: a detenere il cartellino del duttile attaccante è il Manchester United, pronto a cederlo in estate. Sul 22enne c'è da tempo anche la Juventus dell'ex Giuntoli.