Ce l’abbiamo fatta!
In pochissimi giorni 500.000 cittadine e cittadini hanno firmato per il Referendum sulla Cittadinanza.Hanno dimostrato che, quando il Parlamento non trova il coraggio di cambiare leggi ingiuste, possono mobilitarsi e farlo loro stessi, grazie alla Costituzione.500.000 firme con un ritmo senza precedenti nella storia, per dire una cosa semplice, quasi banale: chi sceglie l’Italia per vivere, studiare, amare e crescere, chi immagina il proprio futuro nel nostro Paese, è italiano.Ed è solo il primo passo verso una legge più giusta che riconosca come italiani ogni sua figlia, ogni suo figlio.E ora che si fa? Si continua a firmare, fino al 30 settembre su...
www.referendumcittadinanza.it

E perché non dovrebbe esser soddisfatto il segretario di Più Europa, Riccardo Magi, dopo che in pochissimi giorni il referendum da lui proposto per la riforma della legge sulla cittadinanza ha raggiunto il quorum già prima della scadenza fissata al 30 settembre.

Il referendum, il cui comitato promotore è supportato da numerose associazioni [1] e partiti [2] chiede di modificare la normativa del 1992, secondo cui la cittadinanza italiana può essere concessa al cittadino straniero legalmente residente nel territorio della Repubblica da almeno 5 anni.

"Il quesito referendario - scrive il comitato promotore - propone di ridurre da 10 a 5 gli anni di legale e continuativa permanenza in Italia per poter chiedere la cittadinanza per se stessi e per i propri figli minorenni, allineandosi con quanto già avviene nei grandi paesi europei e come avveniva in Italia prima del 1992.Questo cambiamento non solo ridurrebbe i tempi d’attesa per chi vive, studia e lavora legalmente in Italia, ma permetterebbe loro di essere finalmente riconosciuti come cittadine e cittadini italiani a tutti gli effetti.Come ci ha ricordato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a casa propria nessuno è straniero. Infatti, cittadinanza significa diritti, libera scelta, opportunità e anche doveri. Permette di partecipare agevolmente a percorsi di studio all’estero, rappresentare l’Italia nelle competizioni sportive senza restrizioni, votare, e partecipare a concorsi pubblici come tutti gli altri cittadini italiani. La proposta referendaria non sostituisce l'importanza del dibattito parlamentare, ma è un punto di partenza necessario per una nuova legge sulla cittadinanza, più attuale e inclusiva, in una sola parola: giusta.Siamo consapevoli che, troppe volte, alla politica è mancato il coraggio di andare fino in fondo e che i tentativi di iniziativa parlamentare si sono spesso esauriti senza risultati concreti. Ma ora abbiamo, insieme, l’opportunità di dimostrare che un’Italia più unita, più libera e giusta è possibile".



[1]
Associazioni:
Italiani senza Cittadinanza, CoNNGI, Idem Network, Libera, Gruppo Abele, Società della Ragione, A Buon Diritto, ARCI, ActionAid, Oxfam Italia, Cittadinanza Attiva, Open Arms, Forum Disuguaglianze Diversità, Recosol, MAEC, InMenteItaca, Le Contemporanee, InOltre Alternativa Progressista, ASGI

[2] Partiti: Più Europa, Possibile, Radicali Italiani, Partito Socialista Italiano, Rifondazione Comunista