"Stamattina si apprende di nuovi filoni di inchiesta su Toti. Repubblica racconta di un rapporto molto stretto fra Toti e la sanità privata. Il meccanismo pare sempre lo stesso: favori alle cliniche private in cambio di fiumi di denaro.Sullo stato della sanità pubblica in Liguria ci avevamo messo attenzione. Alleanza Verdi Sinistra ha raccolto circa 10.000 firme per fermare la privatizzazione della sanità. Io stesso ho partecipato a una iniziativa importante lo scorso ottobre, con Ilaria Cucchi e Nino Cartabellotta. Le storie che ho ascoltato di mala sanità, di mancanza di assistenza di base, di ospedali chiusi e di privatizzazione dei servizi essenziali mi lasciarono davvero stupito. Oggi tutte queste storie avrebbero una spiegazione ulteriore.Fa tanta rabbia questa situazione. Perché quando la politica si intreccia con gli interessi degli imprenditori non si preoccupa dell’interesse generale, anzi lo danneggia. È per questo che bisogna subito intervenire. Quello che vediamo sulla sanità pare esser accaduto in Liguria anche su grandi opere, spiagge e discariche.Ma attenzione: guai a considerare la Liguria un caso a sé. La questione morale riguarda tutto il paese. E la Liguria non è che lo specchio di molte altre situazioni in cui alcuni personaggi si legano a doppio filo al potere economico e se ne fa condizionare. Vietare ogni finanziamento da parte di imprese che possano avere interessi pubblici è l’unico modo per proteggere servizi pubblici e beni comuni. Io continuo a dirlo, ma perché gli altri continuano a stare in silenzio?"

Questo è ciò che ha dichiarato lunedì Nicola Fratoianni sulla vicenda giudiziaria relativa alle modalità con cui Giovanni Toti ha amministrato la regione Liguria. Non c'è da stupirsene, dirà qualcuno, visto che Fratoianni è leader di AVS ed il suo partito sta all'opposizione.

Vero. Però il fronte pro Toti nei partiti della maggioranza di governo sta scricchiolando. Lo dimostrano le dichiarazioni del braccio destro di Salvini, il viceministro alle Infrastrutture e mobilità, Edoardo Rixi, che ha rilasciato questa mattina a 24 Mattino su Radio 24:

Per Toti difficile governare così per 2 anni
"Deciderà Toti, quando c’è un processo è il soggetto quello che si sceglie la posizione difensiva quindi non è più una scelta politica ma diventa anche una scelta di carattere di difesa. Io credo che, o si chiariscono le questioni durante il riesame, oppure ovviamente è difficile pensare di governare per due anni in assenza del governatore. Quindi è abbastanza ovvio però credo che sia prematuro al momento parlare di temi legati alle elezioni regionali". 

Cambiare legge sul finanziamento ai partiti subito 
"Il tema è Genova, ma il tema è l'intero paese. Bisogna capire e lo si saprà solo quando usciranno tutte le intercettazioni, perché se è solamente legato ai fatti che leggiamo mi sembra abbastanza preoccupante, nel senso che nessuna impresa prenderà più un appalto pubblico, magari dopo essere stata ad una cena elettorale. Dall'altra parte c'è un problema di metodo, la prima cosa che emerge chiara, indipendentemente da come uno la pensi, è che l'attuale legge sul finanziamento sui partiti non va bene e va riscritta immediatamente, deve tornare il contributo pubblico o ci deve essere qualche forma di tutela di qualche tipo. Noi siamo passati da atti che risulterebbero secondo gli inquirenti già nulli o viziati nel 2020-2021, siamo nel 2024 e quindi tutti gli atti successivi oggi leggendo le interpretazioni vengono visti sotto una luce diversa questo è il tema. Anche cose che magari di per sé non avrebbero problemi rischiano a loro volta di essere viziate, quindi potrebbe esserci un effetto catena non solo sul porto ma su moltissimi appalti, anche sul retroporto di Alessandria per il Piemonte per esempio o altro. Quello che passa è che si fanno le opere per ingraziarsi un imprenditore che ti da 70mila euro, siamo all'inizio di un ‘cinema’ che durerà anni e che rischia di bloccare tutti i cantieri".

Vedo qualcosa di più grosso e inquietante, interessi internazionali su opere 
"La diga è assolutamente utile per evitare situazioni di monopolio nel porto di Genova e per rilanciare il sistema marittimo e portuale europeo non solo quello genovese o italiano. Oggi con la situazione che abbiamo in Ucraina abbiamo la necessità di rafforzare la nostra presenza nella marittimità. Genova e il completamento del terzo valico, il retroporto di Alessandria e le nuove banchine consentirebbe un aumento dei volumi importanti e consentirebbe al nostro Paese ma anche all'Europa di avere nuovi corridori da tenere aperti in qualsiasi condizione. Poi c'è anche un secondo tema che si sottovaluta: ovvero se questo sia un attacco, come al solito, della magistratura o della politica a livello locale, o se ci sia qualcosa di molto più grosso e d’inquietante. Quest’opera, come il ponte sullo stretto,  ha degli interessi che vanno oltre i politici locali ma anche i politici nazionali. Negli ultimi mesi c'è stata un'accelerazione in una marea di processi proprio perché se parte quest'opera è tutta l'area geografica del nord ovest in Italia che diventa qualcosa di completamente diverso. Quindi ridurla alla sola banchina di Spinelli… Parlo d’interessi geopolitici, perché leggendo le 9000 pagine, ci sono cose interessanti. Parlano i più grandi al mondo, non parlano solo quelli del rione portuale. Parlano persone che hanno visioni, che vanno dalla Cina fino agli Stati Uniti. Io spero che queste cose qua vengano tenute in considerazione. Il mio dubbio è che un'inchiesta così lunga abbia consentito a queste persone a leggersi le loro intercettazioni prima di vederle pubblicate e questa è una cosa che a me inquieta molto".

Non vedo tangenti, ma grandi pressioni  
"Una cosa come questa bisognava bloccarla subito nel 2021, appena si era manifestato il reato. Da viceministro non ci sto capendo nulla della portata che potrebbe avere anche su altri scali, non solo su Genova, perché gli equilibri di Genova condizionano altri scali come Livorno, Trieste, Napoli, quindi non so, lo saprò solo alla fine dell’indagine. Al netto della vicenda di Toti, dei politici locali, di chi è implicato, io stesso mi sono incontrato con Spinelli, la cosa che preoccupa è una cosa limitata qua, o no? Non vedo un tema di grandi tangenti, vedo un tema di grandi pressioni. Io tratto questi argomenti, conosco la mia città Genova, il problema vero è capire se la portata è genovese e basta o no. Questa è la mia suggestione, non sono un inquirente. Io incontro persone e parlo di Genova, Miami, Singapore e la cosa mi lascia così…"



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