Intensificare l'addestramento e ammodernare: queste le parole d'ordine dello Stato Maggiore dell'Esercito davanti alla minaccia di una possibile estensione del conflitto ucraino all'Europa.

"La capacità di qualsiasi professione si basa sull'addestramento, ed il sistema d'arma, moderno o datato, richiede preparazione. L'addestramento necessita di risorse e aree addestrative. Le risorse sono state nel tempo vittime di tagli di contabilità che hanno sacrificato efficienza ed efficacia dei nostri reparti. La forza armata ha un solo compito: difendere il popolo da sopruso e prepotenza" queste le parole di Pietro Serino, Capo di Stato Maggiore dell'Esercito.

L'ammodernamento dell'Esercito Italiano è in corso con l'incremento del numero di blindati e carri armati. Sono in arrivo i Grifo, i nuovi missili dei quali i militari stanno aspettando le prime forniture, insieme  ai test preliminari  che sono già stati svolti.

La produzione di questi missili inizierà l'anno prossimo  e verranno consegnati all'Italia nel 2025.  I missili Grifo sono missili a corta gittata, e hanno lo scopo di rafforzare la contraerea.

I contratti per potenziare gli armamenti sono già stati firmati, e cosi si è in attesa anche dell'arrivo dei Lince di nuova generazione e delle Blindo Centauro digitalizzate, dotate di un cannone da 120 millimetri,  resistente agli  ordigni esplosivi improvvisati, come sono attesi sono i anche carri armati Ariete, dotati di un motopropulsore più potente.

Per ciò che riguarda invece l'addestramento, questo deve essere intensificato, i reggimenti che si occupano delle attività operative  non devono essere sguarniti, bisogna inoltre essere pronti a schierare tutti i mezzi possibili che possono essere necessari per scongiurare possibili attacchi.

Per questo motivo il Ministro della Difesa Guerini, ha voluto ridimensionare l'impiego dei militari dell'Esercito nell'Operazione "Strade Sicure" sostenendo che "è tempo che i militari tornino ai compiti che si confanno al proprio Corpo di appartenenza".  

Ed è cosi che per i prossimi mesi sono previste 59 esercitazioni con diversi scenari in modo da consentire uno specifico addestramento per ogni singolo reparto, cercando anche di salvaguardare l'ambiente circostante.

Nonostante tutto però, la speranza che il conflitto in Ucraina non si estenda all'Europa è l'ultima a morire, come quella che il dialogo prevalga sulle armi, anche su quelle di ultima generazione.   (lasottilelinearossa.over-blog.it)