Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in conferenza stampa da Palazzo Chigi, lunedì sera ha annunciato nuove misure per il contenimento e il contrasto al contagio da Covid-19.
In pratica, dopo appena poco più di 24 ore dal precedente dpcm dell'8 marzo con cui aveva deciso di bloccare la Lombardia, 14 province di altre 4 regioni e parzialmente il resto dell'Italia, Conte ci ha ripensato e ha deciso di bloccare tutto il Paese, confermando, anche se non era necessario, il livello di totale confusione e di altrettanta inconsapevolezza in cui ormai sono intrappolate le istituzioni del Paese.
Assunto nel 2018 per ricoprire l'incarico di burattino - cui era affidata l'interpretazione del ruolo da premier - da Di Maio e Salvini, Conte si è talmente identificato nel personaggio, che ha finito per credere di esser realmente diventato un presidente del Consiglio...
Alla prima emergenza, dove non esistevano copioni già scritti a cui far riferimento, Conte ha dimostrato però di essere quel che in realtà è sempre stato fin dall'inizio, aggiungendo follia a follia e caos al caos.
Con il nuovo dpcm, in vigore fino al 3 aprile, Conte ha esteso a tutta Italia la chiusura completa delle scuole, la chiusura alle 18 delle attività di ristorazione, la chiusura di tutte le attività sportive compresi i campionati di calcio professionistici, la limitazione degli spostamenti con la gente che può uscire di casa, oltre che per lavorare, per andare a far spesa o a comprare medicinali.
In pratica, in Italia fino ai primi di aprile è consentito solo lavorare e restare chiusi nelle proprie abitazioni. Evidentemente, per Conte e i suoi ministri, il coronavirus non contagia le persone a contatto in un luogo di lavoro, mentre invece le contagerebbe solo nel caso uscissero di casa per fare altro!
Con i suoi provvedimenti, l'inconsapevole Conte ha ormai minato quella che viene definita la "catena del valore" mettendo, di conseguenza, a rischio la stessa tenuta sociale dello Stato.
Per questo è soddisfattissimo del decreto Matteo Salvini, che lo ha commentato in questo modo:
"Quello annunciato dal governo è un primo passo, lo apprezziamo ma non basta. Dobbiamo fare in fretta e di più, senza tentennamenti. Chiudere tutto e subito, senza lasciare spazio a dubbi o interpretazioni. E mettere a bilancio per aiutare SUBITO famiglie e imprese (soprattutto i piccoli) non 7 ma 70 miliardi, e che in Europa non perdano tempo a discutere. Ogni giorno perso è un dramma, volere è potere."
Salvini, naturalmente, ha già previsto che tutto questo causerà un disastro epocale nel Paese e la sua richiesta di ulteriori restrizioni (anche se ovviamente si guarda bene dallo specificarle, non conoscendole neppure lui) deriva dalla sicurezza di poter poi essere lui a governare le macerie che ne deriveranno.
A pochi minuti dall'annuncio di Conte i supermercati di alcune città sono stati presi d'assalto e svuotati dalla gente in preda al panico.