«Un fatto di una gravità inaudita che ripugna alle coscienze di tutti gli italiani e che, se dovesse essere confermata l'ipotesi del bracconaggio, ha una sola responsabile: la politica faunicida di Maurizio Fugatti».

Così la presidente nazionale di Enpa Carla Rocchi ha commentato il ritrovamento dell'orsa F36... morta:

«Dopo M62, F36 è il secondo orso condannato a morte dalla PAT che viene trovato privo di vita. Aspettiamo che la magistratura faccia le dovute indagini, tuttavia riesce difficile - molto difficile - pensare a un incidente».

Proprio per fare chiarezza su questa terribile vicenda l'ufficio legale di Enpa sta predisponendo una denuncia per uccisione di animali che verrà presentata nelle prossime ore. Intanto l'associazione animalista lancia esprime la più viva preoccupazione per l'incolumità del cucciolo di F36 che potrebbe non sopravvivere senza le dovute cure materne.

«Mi appello al senso di responsabilità di tutti, politici, allevatori, agricoltori e associazioni di categoria: si abbassino i toni e si ponga fine alla guerra contro gli orsi, i lupi e tutti gli animali selvatici. La situazione sta fuggendo di mano – concluse Rocchi – in Italia rischiamo un vero biocidio».


"Che strano - commenta LAV - è il secondo orso nel giro di appena sei mesi che dopo un decreto di uccisione del presidente Fugatti viene trovato senza vita. Chiediamo che l'autopsia sia resa pubblica e azioni a tutela del suo cucciolo che ora sarà in grande difficoltà!"


E questo è quanto detto in proposito dall'on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana per la Difesa degli animali e dell'ambiente, che ricorda che il TAR di Trento aveva bloccato l'abbattimento di F36:

"È la seconda volta, dopo M62, che viene ritrovata la carcassa di un orso nel mirino della Provincia di Trento. Ieri è toccato all'orsa F36. E non sappiamo che fine abbia fatto il suo cucciolo. Occorre fare immediatamente chiarezza: perciò presentiamo denuncia alla Procura di Trento.Nel clima di odio e paura alimentato dall'amministrazione provinciale, il rischio di atti di bracconaggio è elevatissimo. Peraltro non si è saputo più nulla della causa della morte di M62 e di altri orsi di cui sono stati ritrovati i resti quest'estate. Non dimentichiamo che l'orsa era dotata di radiocollare, quindi facilmente individuabile, e che aveva un cucciolo non ancora in grado di sopravvivere autonomamente. Non smetteremo mai di combattere contro questa folle gestione del rapporto tra uomini ed orsi, finché la prospettiva non sarà quella di una serena convivenza, anche in Trentino".


Su quanto accaduto, questo è stato il commento del responsabile della  folle gestione del rapporto tra uomini ed orsi nella provincia di Trento, Maurizio "sparatutto" Fugatti:

"Ieri sera l'orsa F36 é [sic, evidentemente il leghista non conosce l'italiano e non c'è da stupirsene, ndr] stata rinvenuta morta in val Bondone, nel comune di Sella Giudicarie. L'accertamento é [sic, idem come in precedenza, ndr] stato effettuato dagli uomini del Corpo Forestale Trentino che si sono mossi in seguito all'attivazione del sensore di mortalità di cui é [sic, idem come in precedenza, ndr] dotato il radiocollare dell'orsa.Il recupero della carcassa si é [sic, idem come in precedenza, ndr] svolto nella mattinata di oggi in considerazione delle caratteristiche accidentate del punto di ritrovo. Come di prassi la carcassa è [questa volta ha scritto correttamente, ndr] stata consegnata all'Istituto Zooprofilattico per gli accertamenti del caso. Da un primo esame esterno della carcassa non è stato possibile avanzare ipotesi sulla causa della morte".